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Il Milan sta con Fonseca: ecco con chi ce l’hanno società e allenatore

Daniele Triolo Redattore 
Paulo Fonseca, allenatore del Milan, ha visto tornare in discussione la sua posizione dopo la sconfitta di Firenze. Anche se ...

'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha parlato della situazione di Paulo Fonseca, allenatore del Milan, alla luce della sconfitta in casa della Fiorentina nell'ultimo turno di campionato e dopo il caos venutosi a creare, nel mondo rossonero, dopo che Theo Hernández e Tammy Abraham hanno 'scippato' al rigorista ufficiale, Christian Pulisic, due penalty (poi falliti) nella gara del 'Franchi'.

Contravvenendo, oltretutto, alle indicazioni dello stesso tecnico del Diavolo. Al termine di Fiorentina-Milan, Fonseca ne ha parlato nelle interviste, scegliendo di rendere pubblico il suo disappunto nei confronti della squadra. Ben consapevole di come un tale comportamento, dinanzi le telecamere ed i giornalisti, lo avrebbe reso attaccabile dalla critica. Veicolando il messaggio che lui viene scavalcato dalle scelte autonome dei giocatori e non ascoltato.

Il Milan è con Fonseca: lui vuole di più dai suoi giocatori

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Nonostante ciò, Fonseca è andato avanti per la sua strada. Perché? Secondo la 'rosea', ha voluto lanciare un monito - indiretto - ai suoi giocatori: da oggi basta sconti e giustificazioni. Nello spogliatoio e in pubblico. Stop all'autogestione dei momenti chiave che alcuni leader del Milan hanno provato ad imporre. Nonostante ieri il club abbia ribadito, ufficiosamente, la fiducia in Fonseca, il lusitano sa benissimo e due sconfitte di Leverkusen e Firenze hanno rimesso in bilico la sua posizione e il futuro.

Alti e bassi di rendimento, errori difensivi continui: così non si può andare avanti. Serviva una scossa, come quella di domenica sera, che in pubblico, ha messo il gruppo davanti alle proprie responsabilità. Un evidente cambio di linea, per esempio, rispetto a come Fonseca aveva gestito l'insubordinazione di Theo Hernández e Rafael Leão in occasione del mancato 'cooling break' durante Lazio-Milan dello stadio 'Olimpico'.


Fonseca aveva sposato la linea del club ("è una 'non notizia'"), che aveva chiuso in fretta la vicenda senza multe, con il desiderio di ripartire senza scossoni nello spogliatoio. Stavolta, però, ha commentato il quotidiano sportivo nazionale, non potrà essere così, per via della sfuriata di Fonseca, nello spogliatoio e di fronte ai media. La società è dalla sua parte e in questo momento è molto più arrabbiata con i calciatori che con l’allenatore. Perché sono loro ad andare in campo e a commettere errori imperdonabili come quelli che sono costati i gol della Fiorentina.

Non ha puntato il dito contro i singoli, tutti hanno delle mancanze

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Fonseca, ha commentato 'La Gazzetta dello Sport', aveva già fatto risuonare le proprie urla nell'intervallo di Fiorentina-Milan. Ottenendo, dalla sua squadra, una reazione poi vanificata dal secondo teatrino sul dischetto e dall'espulsione di Theo a partita finita. Con i giornalisti e nello spogliatoio, poi, non ha fatto nomi, ma ha rimarcato le mancanze - tecniche e comportamentali - un po' di tutti.

Di certo, Fonseca, che da questi giorni inizierà a parlare individualmente con i suoi giocatori, si aspettava di più dai senatori. Da Theo, da Leão, ma anche da Fikayo Tomori. Vedremo nelle prossime settimane se la scossa del portoghese avrà ottenuto i frutti sperati. LEGGI ANCHE: Milan, con Daniel Maldini un errore di calciomercato. Attenzione che non tocchi a … >>>