Fiorentina-Milan, il caos sui rigori: Fonseca voleva che tirasse Pulisic
—In Milan-Venezia il secondo penalty era stato lasciato ad Abraham soltanto perché era il rigore del 4-0, con risultato già al sicuro e l'inglese a secco di reti. Motivo per cui Fonseca è rimasto perplesso quando Theo si è presentato dagli undici metri a Firenze. Facendosi ipnotizzare da David De Gea.
Fonseca e il suo staff non hanno fatto in tempo ad intervenire, così come Pulisic - rispettando l'anzianità rossonera e i gradi da capitano di Theo - non ha voluto neanche avvicinarsi per provare a prendere il pallone. Fonseca, nell'intervallo del 'Franchi', ha rivelato il quotidiano sportivo nazionale, ha ribadito il concetto ('Pulisic rigorista') senza mezzi termini. Non pensava, ovviamente, all'eventualità di un secondo rigore nella partita.
Il tecnico vede in Tomori e Abraham i due maggiori colpevoli
—Ma aveva chiarito che d'ora in poi avrebbe tirato Pulisic. E invece, Moise Kean ha steso Matteo Gabbia, altro fischio, altro rigore per il Milan. Fikayo Tomori ha preso la palla e l'ha consegnata all'amico Abraham. Pulisic, in quel caso, si è avvicinato per reclamare il pallone, ma il numero 90 del Diavolo non gliel'ha lasciato. Allontanandolo, anzi, con il braccio destro.
Fonseca ha urlato dalla panchina, ma nessuno ha fatto niente per sventare il secondo 'ammutinamento' di serata. Neanche Theo che, da capitano, dopo l'errore dagli undici metri, avrebbe dovuto far rispettare il volere dell'allenatore. I due colpevoli, però, secondo Fonseca, ha chiosato 'La Gazzetta dello Sport', sono Tomori e Abraham: nessuno di loro avrebbe dovuto esautorare Pulisic. Ci sono regole da seguire e rispettare che, però, al Milan in questo momento non vengono osservate. LEGGI ANCHE: Milan, con Daniel Maldini un errore di calciomercato. Attenzione che non tocchi a … >>>
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