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Il Milan si compatta: le parole di Furlani su Ibra, Fonseca, Theo e Leao

Daniele Triolo Redattore 
Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan, ha parlato ieri in occasione della conferenza stampa di presentazione di Tammy Abraham

Il Milan prova a compattarsi. E, soprattutto, prova a spegnere le polemiche divampate negli ultimi giorni nell'ambiente rossonero. Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan, è intervenuto infatti alla conferenza stampa di presentazione di Tammy Abraham, svoltasi ieri pomeriggio in sede. Per l'occasione ha fornito risposte esaurienti a tutti gli interrogativi del momento.

Sulla partenza a rilento del Milan sotto la conduzione tecnica di Paulo Fonseca, con appena 2 punti in 3 partite, Furlani - come ricordato dal 'Corriere della Sera' oggi in edicola - ha risposto così. «È ovvio che avremmo preferito ottenere nove punti. Ma non è questo il momento per parlare di partite importanti o sfide decisive. Tutti noi siamo con il mister e non siamo certo in preda al panico».

Milan, l'intervento di Furlani in conferenza

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Completo sostegno, dunque, a Fonseca, scelto in estate con una decisione collegiale dai dirigenti, che gli hanno affidato un progetto triennale. E, ha commentato il quotidiano generalista, sebbene quelle contro Liverpool e Inter siano partite che preoccupano, non ci sarebbero scadenze imminenti dopo le quali stilare bilanci sull'operato dell'ex tecnico di Lille e Roma.

Quindi, Furlani ha commentato il mancato 'cooling break' dello stadio 'Olimpico' da parte di Theo Hernández e Rafael Leão, che ha fatto discutere molto. «Se n’è parlato tanto, forse troppo. Noi dirigenti e pure gli stessi calciatori siamo rimasti sorpresi per la reazione che ne è seguita. Per noi è un non evento».


"Ibra? Mica dobbiamo annunciare ogni spostamento"

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Non sarà di certo semplice, però, dopo due panchine in tre partite, riallacciare in maniera amichevole i contatti con l'entourage di Theo per discutere del rinnovo del contratto in scadenza il 30 giugno 2026. Per rinnovare chiede uno stipendio di 8 milioni di euro: pretesa che stona con il rendimento poi offerto sul rettangolo verde.

Infine, Furlani ha commentato anche l'assenza di Zlatan Ibrahimović dalla trasferta nella Capitale. «Zlatan aveva preso un impegno da tempo, ancora prima di arrivare al Milan. Avvisare prima? Mica siamo tenuti ad annunciare ogni spostamento. E poi c’eravamo io, Geoffrey Moncada e soprattutto il proprietario, Gerry Cardinale». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Moncada pesca in Serie A i primi tasselli per il futuro >>>