Quindi, il CEO del club di Via Aldo Rossi ha toccato il tema del nuovo stadio del Milan. "Dopo anni di tentativi per il cosiddetto San Siro 2, oggi dobbiamo dire che quel progetto non è più fattibile. Quindi ci siamo buttati su quello di San Donato, abbiamo comprato una società che ha al suo interno un progetto che prevedeva un’arena da cui faremo lo stadio. I tempi? Non faccio pronostici perché fare stadi in Italia non è così facile".
"Cancellare il Decreto Crescita ora è una follia"
—Furlani, poi, non ha parlato solo di Milan, ma anche di infrastrutture come "uno dei macro-problemi del calcio italiano assieme alla pirateria", della "limitazione agli extracomunitari o determinati termini temporali nei contratti" che rende meno competitiva l'Italia rispetto al resto d'Europa e ha poi proseguito parlando del Decreto Crescita. "C'è solo una cosa che in qualche modo ci rilancia rispetto alle altre leghe: il Decreto crescita. Cancellarlo ora è davvero una follia", la sua convinzione.
Furlani, infine, ha chiosato parlando delle idee di sviluppo per il campionato: "Con le altre 19 squadre di Serie A dobbiamo lavorare insieme per crescere. Il canale della Lega? È un’idea innovativa e interessante, ma non senza rischi. Per questo abbiamo deciso che non eravamo ancora pronti e scelto di continuare con la formula tradizionale. In futuro? Questo contratto è di cinque anni, ma chissà come sarà il mondo allora". LEGGI ANCHE: Milan in emergenza totale, rotto anche Okafor: le sue condizioni >>>
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