In fondo, è quello che gli ha augurato Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan, premiandolo venerdì scorso per le 200 presenze ufficiali sulla panchina rossonera. "Il grande traguardo sarà a maggio quando speriamo tutti di festeggiare". Appare evidente, quindi, come Pioli, dopo le sconfitte contro Juventus e PSG e con il Napoli alle porte, sia consapevole di come questa stagione rappresenti per lui un bivio.
La sua conferma in rossonero passa da risultati e trofei
—Al di là del ricco contratto in essere fino al 30 giugno 2025. Il suo ciclo al Milan è stato ed è tuttora importante. Pioli ha e sente la fiducia del club. Ma, al tempo stesso, è consapevole che dopo gli investimenti societari nel calciomercato estivo e la scelta di mandare via Paolo Maldini per dargli ancora più potere, la decisione futura di RedBird e Gerry Cardinale sul suo conto passi inevitabilmente dai risultati del campo.
L'obiettivo stagionale del Milan è vincere il 20° Scudetto, quello della seconda stella, e Pioli lo ha confermato ieri in conferenza. "La proprietà è ambiziosa e ha fatto sì che la squadra sia competitiva: il nostro obiettivo è lo Scudetto, certo, anche se non siamo gli unici a volerlo". Lo vogliono anche Inter, Juventus e lo stesso Napoli, l'avversaria di oggi. Per Pioli quello di stasera al 'Maradona' sarà giù un test match importante in vista del futuro a breve termine. Poi si penserà a ciò che sarà. LEGGI ANCHE: Mercato Milan, Furlani punta al gran colpo a centrocampo >>>
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