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Ivan Gazidis e Paolo Maldini, dirigenti del Milan (credits: GETTY Images)
NEWS MILAN - Ormai non ci sono dubbi. Nel Milan ci sono due visioni e due idee differenti su come far tornare il club rossonero in alto. La settimana scorsa Ivan Gazidis, ospite della redazione della Gazzetta dello Sport, aveva cercato di fare chiarezza in merito ai rapporti interni e progetti futuri (QUI le sue parole), ma l'intervista di oggi di Zvonimir Boban cambia completamente le carte in tavola.
«Non ci sono due anime. C’è un solo Milan, con un progetto chiaro, sul quale tutti all’interno del club lavorano. Con Zvone e Paolo ci confrontiamo e parliamo tutti i giorni. Tutto quello che facciamo è insieme» aveva dichiarato Gazidis. Beh, le cose evidentemente sono andate in maniera diversa, visto che sia Maldini e ora Boban hanno di fatto smentito le parole dell'amministratore delegato: "Rangnick? Non avvisarci è stato irrispettoso e inelegante. Non è da Milan. Almeno quello che ci ricordavamo fosse il Milan - ha detto Boban -. L’unità significa condivisione, l’unità è rispetto. È necessario che un incontro con la proprietà avvenga al più presto. La proprietà deve essere chiara sia nel budget che negli obiettivo".
Adesso però la domanda è un'altra. Chi costruirà il Milan del futuro? Elliott è diventato proprietario del club nel luglio 2018, con Ivan Gazidis nominato amministratore delegato a dicembre dello stesso anno, ma in questo lasso di tempo ricavi e fatturati non sono aumentati, sono stati cambiati due allenatori (Gattuso e Giampaolo) e c'è stato lo scontro tra dirigenti e bandiere, con Leonardo che ha lasciato dopo un solo anno. Con i dirigenti dell’area tecnica lo scontro è sempre stato su come costruire una squadra forte, all’altezza della gloriosa storia del Milan. Di sicuro, come dice Boban, Elliott deve fare chiarezza: o la proprietà ha presentato a questi dirigenti piani e progetti poi non mantenuti, oppure pensava che Leonardo, Maldini e Boban avrebbero accettato di non avere una parola decisiva nelle scelte tecniche, dimostrando evidentemente di non conoscere la storia e la personalità di questi profili.
La priorità di Elliott è quella di sistemare i conti, e per riuscirci si è affidato a Gazidis, che è riuscito a far crescere ricavi e aumentare il peso sportivo dell’Arsenal. Senza però vincere grandi trofei. Certo, non si può pretendere che una nuova società in poco tempo riesca a portare il club rossonero ai fasti di un tempo, anche perchè il mantra è sempre stato «Servono tempo, pazienza, scelte azzeccate», ma questo progetto non è da Milan, una delle squadre più importanti al mondo che è sempre stata abituata a competere per i vertici. E da qui che nasce lo scontro con Maldini e Boban, perchè chi ha fatto la storia del Milan, ha in testa un altro Milan. Intanto dichiarazioni molto importanti da parte di un pilastro rossonero, continua a leggere >>>
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