"NEWS MILAN - Arianna Ravelli, giornalista del 'Corriere della Sera', nel suo articolo per il quotidiano generalista oggi in edicola, ha commentato la situazione societaria in casa rossonera, con l'imminente licenziamento del Chief Football Officer, Zvonimir Boban e l'ascesa, vertiginosa, di Ivan Gazidis ai vertici del Milan.
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Milan, Gazidis forte nel silenzio: ora però deve svoltare
Il fondo Elliott è stato chiaro: ai vertici del Milan c'è l'amministratore delegato Ivan Gazidis. Adesso, però, da lui ci si attendono risultati concreti
"Il fondo Elliott Management Corporation, proprietario del club di Via Aldo Rossi, è stato chiaro: al vertice sta l'amministratore delegato sudafricano, mentre il direttore tecnico Paolo Maldini e lo stesso Boban erano certamente autonomi, ma non al di sopra di qualsiasi giudizio. E un conto è interferire nell'attività di competenza di una funzione aziendale (in questo caso Gazidis che è andato a 'sconfinare' nell'area sportiva, regno di Boban e Maldini), un altro conto, invece, è valutarne l'operato.
"Quindi, in sostanza, se l'A.D. Gazidis ha ritenuto opportuno contattare il tedesco Ralf Rangnick per il doppio ruolo di allenatore e direttore sportivo, forse più manager che soltanto tecnico, è perché ha valutato che nell'area sportiva non siano stati raggiunti risultati soddisfacenti e che, pertanto, qualcosa andava cambiato. Cosa farà Maldini? La sua posizione è delicata: si era esposto contro Rangnick, poi Boban, per il 'CorSera', lo ha superato nella 'gradazione delle dichiarazioni urticanti'.
"Elliott, al momento, non vuole prendere provvedimenti nei confronti di Maldini, rimettendo, però, la palla allo stesso ex capitano rossonero. Per restare al Milan, dovrà condividerne la strategia ed operare di conseguenza. È vero che in queste ore calde le sue dimissioni non sono arrivate, però la sua permanenza nel Milan di Gazidis sembra essere realmente difficile. Perché il fondo Elliott non è intervenuto, finora, in queste diatribe interne al Milan? Perché, nel club, è rappresentato da Gazidis.
"Il silenzio dell'ex CEO dell'Arsenal non deve essere interpretato, secondo la Ravelli, come un segnale di debolezza. Il rapporto tra Gazidis e Gordon Singer, figlio di Paul, fondatore di Elliott, è molto solido e la proprietà non ha avuto dunque bisogno di ribadire pubblicamente il suo sostegno al dirigente di origine greca. Naturalmente, però, anche da Gazidis ora Elliott si attende di più ed anche lui sarà giudicato in base ai risultati che il nuovo corso Rangnick otterrà con il Milan.
"A proposito di Rangnick. Per conoscere meglio il personaggio abbiamo parlato in esclusiva con Stefan Krause, collega della 'BILD', corrispondente per il RB Lipsia, che lo ha seguito negli ultimi anni in Germania. Per le sue dichiarazioni, molto interessanti, continua a leggere >>>
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