"Quella bellissima maglia celebrativa che profumava di storia meritava tutto un altro impegno. E invece niente. Dove sei finito vecchio cuore rossonero?", si è domandato il giornalista de 'La Gazzetta dello Sport'. Il quale, nel suo articolo, non ha incolpato Morata dei due gol mancati in maniera clamorosa.
"Tolti i guizzi contro Inter e Real Madrid, la stagione del Milan è una pena"
—"È tutto il Milan che non è squadra, non ha anima, non ha reazione - il suo commento -. Se togliamo i due guizzi contro Inter e Real Madrid, la stagione rossonera è una pena. La classifica in Champions si è un po’ sistemata, quella in campionato oggi è deprimente".
Poi un parere anche sull'allenatore del Milan, il portoghese Fonseca. "È probabilmente l’uomo sbagliato su questa panchina. I dubbi su di lui erano emersi subito quando è stato scelto. Ma bisogna almeno dargli atto di provarci in tutti i modi, con la carota, con il bastone, con le accuse pubbliche, con le scelte nette. Ma se un allenatore dà vita a 4-5 mega incazzature in appena sedici partite senza però riuscire a dare alla squadra una identità tecnica, tattica e caratteriale, vuol dire che non ha in mano il gruppo, non entra nella testa dei giocatori, non li convince e forse neanche li spaventa".
"La società ora ha il dovere di proteggere Fonseca. Ma i grandi dirigenti ..."
—Per Di Caro, la società - negando ai tifosi un tecnico più importante ed affidandosi ad un allenatore dal curriculum non straordinario - ora ha il dovere di proteggere Fonseca. "E invece, fin dal suo arrivo, Fonseca appare un uomo solo. La società lo ha confermato in momenti difficili. E lo confermerà anche adesso. Ma non basta. I grandi dirigenti aiutano a risolvere i problemi, dettano le regole, le fanno rispettare".
Per il giornalista sportivo, così come per i calciatori, anche il paragone tra i dirigenti dei trionfi rossoneri e quelli odierni è definibile "imbarazzante". "Proprietà, dirigenti, tecnico, giocatori, il Milan non presenta punti fermi. È sacrosanto festeggiare la propria storia, ma bisognerebbe anche onorarla. Altrimenti le celebrazioni dei trionfi di ieri rischiano solo di far crescere nei tifosi i rimpianti e la rabbia di oggi", la sua chiosa. LEGGI ANCHE: Milan, critica feroce di Salvini a RedBird: “Non c’è rispetto per la nostra storia” >>>
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