Le pagelle di Milan-Genoa 0-0, partita della 16^ giornata della Serie A 2024-2025. Questi sono i voti e i giudizi dei calciatori rossoneri secondo 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Vediamone, dunque, alcune insieme!
MILAN-GENOA
Milan-Genoa, i 125 anni del club tra fischi, insulti e critiche di San Siro
Gabbia: "Per fermare Pinamonti non servono gli effetti speciali. Non gli concede palloni giocabili, gli fa “sentire” il fisico e lo cancella dal match". Voto 6,5.
Reijnders: "Recupera e fa ripartire l'azione. Su punizione sfiora il gol ed è sontuoso quando “strappa” con la palla tra i piedi. Ce ne vorrebbe un altro paio come lui". Voto 7.
Liberali: "Esordio in prima squadra da trequartista. Un po' timido all'inizio, poi acquisisce sicurezza. Va vicino al gol di testa e per un'ora ci mette voglia". Voto 6. Dal 62' Camarda: "Dentro tra gli applausi di San Siro e con tanta voglia di segnare. Stavolta non gli arrivano palloni giocabili e non può fare miracoli". Voto 6.
Álex Jiménez: "Al posto di Theo, esordio senza paura e con personalità. Crossa, tira e non sbaglia niente. Fa ammonire Vogliacco e Zanoli". Voto 7.
Chukwueze: "Di controbalzo spreca l'occasione dell'1-0. Prova a puntare l'uomo senza riuscire mai a saltarlo. Sostituzione inevitabile". Voto 5. Dal 76' Okafor: "Smaltito il fastidio alla schiena, dà respiro a Chukwueze e si piazza a destra. Abituato all'out mancino, non combina niente: solo errori". Voto 5.
Fonseca: "“Punisce” Theo e vara la linea verde con Álex Jiménez e Liberali in campo. I giovani danno buone risposte, i risultati in Serie A restano scadenti". Voto 5.
Milan-Genoa, i commenti di Di Caro e Salvini
Sul match si è espresso Andrea Di Caro, sulle colonne de 'La Gazzetta dello Sport': "È tutto il Milan che non è squadra, non ha anima, non ha reazione. Se togliamo i due guizzi contro Inter e Real Madrid, la stagione rossonera è una pena. La classifica in Champions si è un po’ sistemata, quella in campionato oggi è deprimente".
Poi un parere anche sull'allenatore del Milan, il portoghese Fonseca. "È probabilmente l’uomo sbagliato su questa panchina. I dubbi su di lui erano emersi subito quando è stato scelto. Ma bisogna almeno dargli atto di provarci in tutti i modi, con la carota, con il bastone, con le accuse pubbliche, con le scelte nette. Ma se un allenatore dà vita a 4-5 mega incazzature in appena sedici partite senza però riuscire a dare alla squadra una identità tecnica, tattica e caratteriale, vuol dire che non ha in mano il gruppo, non entra nella testa dei giocatori, non li convince e forse neanche li spaventa".
E anche Matteo Salvini, politico e tifoso rossonero, ha commentato la prestazione in Milan-Genoa: "Ero a casa a vedere questo emozionante 0-0. Magari il Milan tornasse ad avere in futuro una proprietà italiana. Temo però che molti tifosi si stiano rendendo conto che da parte di questa proprietà manchi il rispetto della nostra storia, l'affetto. Mi sembra che si viva di ricordi. Mia figlia che ha 12 anni non so se vedrà mai il Milan vincere. Con Silvio Berlusconi e Adriano Galliani c'era passione e oggi mi sembra che quella passione si sia spenta. Il calcio non è solo business o fatturato. Se metti in campo una squadra senza anima, questi poi sono i risultati". PROSSIMA SCHEDA
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