ULTIME NEWS MILAN - La lunga e silenziosa notte di Genova potrebbe essersi allungata di qualche ora in casa Milan. La vittoria contro i rossoblù per 2-1 in rimonta non ha convinto la dirigenza rossonera che sembra ormai unita e diretta verso un'unica soluzione: esonerare Marco Giampaolo. Il tecnico abruzzese lo aveva detto nell'immediato post partita nonostante la vittoria: "Non siamo mai sereni", con una risata nervosa che sa quasi di predizione.
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Milan, Giampaolo ai titoli di coda: pressing per Spalletti
I punti contro il Genoa non sono bastati per salvare la panchina a Marco Giampaolo: il Milan è in pressing per convincere Luciano Spalletti
Il nome principale per chi prenderà il suo posto è al momento uno. Il piano A porta a Luciano Spalletti, ex tecnico di Roma e Inter, che al momento ha ancora un ricchissimo contratto di due anni coi nerazzurri. Andrà convinto e il Milan ci riproverà, perché stando alla Gazzetta il primo tentativo non sarebbe andato a buon fine. Spalletti avrebbe le motivazioni per ripartire, ma il Milan in questo momento è un grosso punto di domanda e 4,5 milioni a stagione per due anni fanno comodo anche dal divano di casa.
Se dopo Milan-Fiorentina Paolo Maldini si era detto convinto di poter continuare con Giampaolo tutti insieme, qualcosa è cambiato con la trasferta di Marassi. Paradossalmente la vittoria - arrivata solamente per frutto di episodi - non ha sortito l'effetto sperato. Il gioco ancora manca, la squadra non ha identità e lo spogliatoio non è più così a favore dell'ex tecnico della Samp (vedi parole di Borini nel pre gara).
Insomma, i vari nomi di Ranieri, Prandelli, Pioli e Rudi Garcia saranno anche passati nella testa della dirigenza rossonera - senza scordare Rino Gattuso, il cui ritorno però è quasi impossibile - ma il vero obiettivo è prendere un allenatore con un'esperienza importante. Cambiare tanto per farlo non va bene, ma continuare con Giampaolo ora come ora sarebbe difficile per tutti. Ecco cosa aveva detto Spalletti alcuni giorni fa>>>
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