Il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola ha dedicato un approfondimento a Santiago Giménez, classe 2001, centravanti del Milan. Il quale, nelle ultime ore, è volato in patria, a Città del Messico, per rispondere alla convocazione del 'Tricolor' per le fasi finali della CONCACAF Nations League.


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Milan, Giménez a secco da un mese ma non si perde d’animo: “Con Dio …”
Il Messico di Giménez se la vedrà con il Canada, in semifinale, nella notte (le 04:00 ora italiana) tra giovedì 20 e venerdì 21 marzo, a Los Angeles (U.S.A.). Nel caso in cui passasse il turno, giocherebbe la finale sempre nella notte (le 00:00 ora italiana) tra domenica 23 e lunedì 24 marzo contro una tra Stati Uniti d'America e Panama.
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Milan, per Giménez è un mese pieno di digiuno
—Respirare l'aria della Nazionale potrebbe fare bene al 'Bebote' visto che, nel Milan, sta vivendo un momento difficile. Era partito benissimo (assist a João Félix contro la Roma in Coppa Italia, gol contro Empoli, Verona in campionato e Feyenoord in Champions League), poi si è spento: è a digiuno da oltre un mese.
Chiaramente, non è semplice per nessuno cambiare squadra in corsa (è arrivato nel calciomercato di gennaio). Il ragazzo sta pagando il periodo di adattamento. «Come tutti i cambiamenti - ha spiegato Giménez ad una tv messicana - il primo mese è stato un po’ complicato. Ci sono cose nuove, strade nuove, tutto è nuovo, anche la lingua ovviamente. A poco a poco, però, mi sto inserendo. Mia moglie mi ha aiutato moltissimo e mi ha lasciato che mi concentrassi soprattutto sul calcio».
Anche Sérgio Conceição, suo allenatore del Milan, lo sta difendendo e proteggendo dalle accuse dei soliti detrattori, spiegando: «Santiago sta lavorando tanto; durante la settimana lo vedo molto focalizzato in tutte le cose che facciamo, anche con gli altri attaccanti. Non è facile arrivare a giocare in Italia, con squadre molto organizzate a livello difensivo: c’è bisogno di un periodo normale per adattarsi. Sarà molto importante per il resto della stagione, ne sono sicuro».
"Con Dio tutto è possibile": il messicano punta a tornare decisivo
—Lui, intanto, non si è assolutamente pentito - al contrario di qualcun altro - della scelta di venire al Milan seppur a stagione in corso. «Quando sono arrivato in rossonero ho capito la grandezza del club, ma già lo percepivo da fuori. Da dentro lo senti il doppio, è gigantesco. Non viviamo un gran momento, ma mi hanno accolto nella migliore maniera possibile. Sto vivendo un sogno, voglio essere un esempio per far capire che con Dio tutto è possibile. Vivo il presente, mi godo ogni secondo».
L'auspicio, ora, è che gli impegni con il Messico restituiscano al Milan un Giménez rigenerato e pronto a tornare a segnare con la sua consueta regolarità. LEGGI ANCHE: DS Milan, Paratici il prescelto: l'incontro con Furlani, l'allenatore preferito >>>
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