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CALCIOMERCATO

Milan, ‘grana’ Kessié nello sprint Scudetto. Ma Pioli sa come gestirla

Daniele Triolo

Franck Kessié lascerà il Milan a fine stagione. Ma mancano ancora almeno 10 partite prima dell'addio. Stefano Pioli punterà ancora su di lui

Franck Kessié lascerà il Milan al termine di questa stagione. Il centrocampista ivoriano, classe 1996, che milita in rossonero dal 2017, quando fu prelevato per 32 milioni di euro complessivi (tra prestito e obbligo di riscatto) dall'Atalanta, non rinnoverà infatti il contratto con il club di Via Aldo Rossi in scadenza il prossimo 30 giugno.

Il futuro di Kessié sarà il Barcellona. Accordo trovato, infatti, tra George Atangana, manager del numero 79 del Diavolo, e il club presieduto da Joan Laporta. A partire dal prossimo 1° luglio, quindi, Kessié sarà ufficialmente un calciatore del Barça: contratto quinquennale, fino al 30 giugno 2027, da 6,5 milioni di euro netti a stagione più bonus.

E, naturalmente, ricca commissione (10 milioni di euro) al procuratore per aver portato un calciatore del calibro di Kessié a costo zero alla corte del tecnico catalano Xavi. Della vicenda Kessié parlano, questa mattina, tutti i quotidiani sportivi in edicola. Il 'Corriere della Sera' e 'Tuttosport', in particolare, focalizzano però la loro attenzione su un'altra questione, non di secondaria importanza.

L'addio di Kessié al Milan è certificato, manca soltanto l'ufficialità del Barcellona a chiudere la parentesi rossonera dell'ex atalantino. Alla fine di questa stagione, però, mancano almeno 10 partite: sono 9 di Serie A e la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l'Inter. Come gestire questa intricata situazione a due mesi dal termine di un'annata che per il Diavolo potrebbe anche diventare memorabile?

Mister Stefano Pioli, a conti fatti, è perfettamente in grado di gestirla. Un po' perché gli è già capitato, nella passata stagione, con Gianluigi Donnarumma e Hakan Çalhanoğlu, i quali, entrambi in scadenza di contratto, hanno finito l'annata da professionisti con il Milan per poi accasarsi a costo zero rispettivamente a PSG e Inter.

E così come fece con il portiere e con il turco, Pioli farà anche con Kessié. Ovvero, lo difenderà, lo proteggerà, lo impiegherà, da titolare, ogni qualvolta lo riterrà necessario per il bene del Milan. Il tecnico emiliano sa, infatti, che per arrivare a conquistare grandi traguardi (il Milan è in piena corsa per lo Scudetto e può ancora vincere la Coppa Italia) ci sarà bisogno di tutti. Compreso Kessié.

Il rischio che giochi con la testa altrove? Pioli non ci pensa minimamente. Ha sempre detto di averlo visto concentrato, in allenamento ed in campo, su ciò che serve per poter far trionfare il Milan. E poi, mettiamola così: lasciarsi a fine stagione con almeno un trofeo importante in bacheca, per Milan e Kessié, sarebbe meno doloroso.

Resta da capire, però, quale sarà la reazione dei tifosi rossoneri allo stadio nelle gare che verranno. Kessié, che a fine luglio aveva detto di voler rinnovare e di voler restare al Milan per sempre, non ha mantenuto la parola data. Ha gestito male la vicenda, questo è vero. Tanto che i supporters del Diavolo, in occasione di Milan-Sampdoria, gli hanno anche dedicato uno striscione di protesta.

Oltre che un nutrito numero di fischi nelle ultime partite. Per vincere, però, servirà anche l'apporto dell'ivoriano ed il tifo milanista, probabilmente, farà così come ha fatto la società rinunciando a rinnovare il contratto di Kessié: pensare che il Milan viene prima di tutto, prima di qualsiasi giocatore. Milan, i tre bomber su cui si punta per l'attacco: le ultime news di mercato >>>

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