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Milan, i 100 giorni di Pioli: una rivoluzione silenziosa che ha portato concretezza

Stefano Pioli, tecnico del Milan (credits: GETTY Images)

Stefano Pioli è arrivato sulla panchina del Milan 100 giorni fa e non senza difficoltà è riuscito in parte a risollevare i rossoneri: una rivoluzione silenziosa

Alessio Roccio

NEWS MILAN - Dal 9 ottobre il Milan di Stefano Pioli ha cambiato progressivamente la propria pelle, subendo un processo di brusca accelerazione con l'arrivo 21 giorni fa di Zlatan Ibrahimovic. 'La Gazzetta dello Sport', in edicola questa mattina, analizza i primi 100 giorni del tecnico emiliano sulla panchina rossonera. L'ex allenatore di Lazio, Inter e Bologna ha cercato di portare concretezza tattica e fiducia nell'ambiente, attraverso la valorizzazione degli acquisti estivi e l'unione del gruppo.

Con l'arrivo di Pioli sono state messe da parte tutte le filosofie e i pensieri di calcio di Marco Giampaolo. L'ex tecnico della Sampdoria voleva un Milan creativo, coi giovani da plasmare. Utopistico e come tale ha avuto breve durata. Leao non convinceva, Rebic bocciato e soprattutto un modulo provato tutta l'estate prima di essere messo da parte alla prima sconfitta. Idee poco chiare e prestazioni fortemente negative hanno portato al suo esonero e all'arrivo di Pioli.

Con lui le cose sono cambiate fin da subito. Sebbene i risultati non siano stati immediatamente dalla sua parte, l'unione del gruppo e l'imposizione di alcune regole hanno portato la squadra ad essere più compatta. L'arrivo di Ibra ha fatto il resto, visto che con lo svedese si è passati al più pragmatico ed efficace 4-4-2 con l'accantonamento di Suso (ultime due gare in panchina) e la rivitalizzazione di Rafael Leao. In Coppa ha ritrovato una maglia da titolare anche Rebic, che potrebbe convincere Pioli a puntare maggiormente su di lui.

Non mancano tuttavia i problemi. Il rendimento di Piatek, tornato in gol contro la SPAL, non può essere soddisfacente, sebbene con il cambio di modulo e l'uscita di Suso, il Pistolero può ritrovare la via del gol con maggiore facilità. Poi c'è il mercato. Tante le uscite in questa finestra e lo stesso spagnolo numero 8 potrebbe prendere la via di Milanello e salutare i suoi compagni. Ormai è fuori dal progetto tecnico, nel 4-4-2 difficilmente può trovare posto. I primi giorni di Pioli sono passati. Una rivoluzione silenziosa che sta risollevando i rossoneri, ma ora serve continuità. Intanto, ieri Di Marzio ha parlato del possibile colpo Dani Olmo in estate>>>

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