Il girone d'andata si è concluso e il Milan ha svoltato a quota 42 punti, uno in meno rispetto all'anno scorso e tanti di più rispetto a molte altre stagioni. Se non fosse che in testa hanno volato fino a questo momento, si parlerebbe ancora di un super Milan, che comunque è al secondo posto e a -4, ancora in lotta per il titolo. Un cammino importante, scrive Tuttosport, soprattutto considerando che due terzi dei punti sono arrivati senza Zlatan Ibrahimovic, che eppure è stato abbastanza presente. Eppure 31 punti sui 42 sono arrivati senza lo svedese in campo. Fanno molto le 10 vittorie nelle prime 11, in cui Ibrahimovic ha giocato solo contro la Lazio segnando nel finale, oltre all'ultimo successo. Con il classe 1981 in campo, invece, 11 punti: 3 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. Una media punti da 1.38 a partita, mentre è più del doppio senza di lui: 2.82. Una media da Scudetto facile, senza Ibrahimovic quindi. Non proprio: i dati sono oggettivi, ma non significano per forza tutto. Quella cavalcata iniziale è arrivata con praticamente tutti disponibili e il solo Ibrahimovic ai box. Poi le cose si sono invertite. Bisognerebbe dunque vedere il numero 11 con tutti a disposizione.
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Milan, Ibrahimovic e un paradosso: senza di lui punti doppi
Quando in campo c'è stato Ibrahimovic, il Milan ha fatto meno punti che senza di lui. L'analisi della situazione rossonera.
Tuttavia, ovviamente questi dati aprono uno spunto di riflessione. Se ci sono Rafael Leao e Ante Rebic al top della forma e con Olivier Giroud in condizione, il Milan sembra girare anche un po' meglio dal punto di vista del gioco, fatto più palla a terra e con un coinvolgimento maggiore dei giocatori in fase offensiva. Viceversa, con Ibrahimovic si cerca spesso il lancio lungo alle spalle della difesa, ma con lo svedese che spesso finisce in fuorigioco. Ha bisogno della squadra più vicina. Di certo Ibrahimovic resta un valore aggiunto e una soluzione in più, ma il tutto lascia ben sperare: c'è vita anche senza di lui.
La sosta di Natale capita a fagiolo. I giocatori recupereranno e Ibrahimovic tornerà in condizione. Così lui sarà al top e soprattutto il Milan avrà molte soluzioni da poter gestire. Averlo è sempre positivo, dipendere da lui ora che non riesce più a fare la differenza da solo lo è molto meno. Priorità e necessità sono avere tutti a disposizione e poter scegliere in base ai momenti. Di certo, però, la necessità di fare un passo oltre è evidente. Serve un bomber di talento e giovane, anche a costo di spendere qualcosa. Questi, intanto, gli aggiornamenti più importanti della mattina >>>
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