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Tocca ad Ibrahimovic: le sue mosse per un Milan di nuovo al top

Zlatan Ibrahimovic RedBird AC Milan
Zlatan Ibrahimovic, consulente di RedBird per il Milan, si prepara a tornare decisivo per i rossoneri. Stavolta, però, non sul campo
Daniele Triolo Redattore 

'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha parlato di Zlatan Ibrahimovic, consulente di RedBird (anche) per il Milan, definendolo 'uomo ovunque' nel mondo rossonero. Ibra, infatti, è ovunque: a Milanello, in tribuna a 'San Siro', a bordo campo e negli spogliatoi. Ma gira anche il globo per le iniziative commerciali del club di Via Aldo Rossi.

Zlatan, però, è soprattutto nel cuore della 'squadra' dei dirigenti che sta disegnando il futuro del Milan e giocherà, in questo senso, un ruolo cruciale. L'obiettivo è quello di riportare il Diavolo al vertice. Gli altri dirigenti, Giorgio Furlani, Geoffrey Moncada e Antonio D'Ottavio, c'erano già e - insieme - hanno costruito la squadra di questa stagione seguendo una strategia ben precisa.


Milan, la prima stagione con Ibrahimovic protagonista fuori dal campo

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Strategia che, secondo la 'rosea', si ripeterà grosso modo anche quest'estate: profili giovani, valutazioni filtrate anche dall’analisi dei dati, costi sostenibili. Ibrahimovic, ingaggiato da Gerry Cardinale nel dicembre 2023, si prepara ad entrare in azione in questo calciomercato estivo. Quali piani, però, avrà Zlatan per il suo Milan?

Il quotidiano sportivo nazionale ha spiegato come la campagna acquisti del Milan girerà intorno all'acquisto del nuovo numero 9, visto che Olivier Giroud andrà via. Ibra, inevitabilmente, avrà voce in capitolo e ha già indicato Joshua Zirkzee come candidato forte alla sostituzione del francese. Non a caso, tra tutti i nomi nella lista del Milan (da Benjamin Šeško a Serhou Guirassy, da Jonathan David a Santiago Giménez) l’olandese del Bologna è quello che più di tutti ricorda il giovane Ibra. Per creatività, visione di gioco e personalità per reggere la pressione dello stadio di 'San Siro'.

Sul futuro della panchina del Milan, poi, Ibrahimovic ha già inciso. La 'rosea', infatti, ha spiegato come ci sia già il suo via libera al cambio tecnico dopo quattro anni e mezzo della gestione di Stefano Pioli — e inciderà ancora: nella short list degli allenatori “da Milan” c’è anche Mark Van Bommel, che con Ibra ha vinto il primo scudetto rossonero di Zlatan, e che con lui ha costruito un legame solido anche dopo l’esperienza milanista.

Il suo parere conterà, ma non sarà l'unico: decisioni collegiali

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Van Bommel ha vinto in Belgio con l'Anversa, ha il profilo internazionale richiesto dal Milan e conosce l'ambiente meglio di altri candidati, come Julen Lopetegui e Paulo Fonseca. Precisazione: il parere di Ibra conterà, ma non sarà l'unico. Le regole, infatti, di Cardinale sono chiare. Nel post Paolo Maldini, il Milan si è dato una organizzazione collegiale, una struttura corale nella quale tutte le voci hanno un peso, e Zlatan deve essere abile a muoversi in questo contesto.

Lo sta già facendo. Intanto, però, i suoi suggerimenti hanno già prodotto effettivi significativi. Jovan Kirovski, manager statunitense che Zlatan ha conosciuto ai Los Angeles Galaxy, è sbarcato al Milan per diventarne dirigente. Daniele Bonera, poi, traslocherà dallo staff di Pioli alla panchina del nascente Milan Under 23LEGGI ANCHEJuventus-Milan, le parole di Pioli nella conferenza della vigilia >>>

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