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Milan, Ibrahimovic ha un obiettivo: vincere e tornare re di Milano

Stefano Bressi

Ibrahimovic suda in allenamento per arrivare al top all'inizio col Milan: obiettivo vittorie e sfida a Lukaku. Poi il Mondiale in Qatar.

Non c'è nessuno che possa dire a Zlatan Ibrahimovic cos'è, essendosi autoproclamato divinità ben prima di tornare al Milan. Però lo svedese ci ha tenuto in passato a ricordare che Milano non ha re, ma solo un Dio, lui. La sfida con Romelu Lukaku, poi sfociata in una litigata anche sul campo, è aperta e si rinnoverà in questa stagione. A patto che il belga classe 1993 resti all'Inter... Probabile che Zlatan se lo auguri, visto che ha una voglia di rivalsa molto grande. Lo scorso anno era forse l'unico che puntava realmente allo Scudetto in casa Milan e quest'anno ci riproverà, con la convinzione però dei compagni in più. Classe 1981, a 39 anni ormai si alimenta così. Ha vinto tantissimo e ovunque, dimostrando già di essere un grandissimo. Queste cose sono quelle che tengono accesa la fiamma. L'enegia di Ibrahimovic ha contagiato tutto Milanello da quando è tornato e quest'estate ha un sapore ancora diverso: quello della corsa per recuperare dall'infortunio al ginocchio. Con l'età che avanza e qualche acciacco di troppo, quest'estate è probabilmente fondamentale per i prossimi mesi di Ibra. Gli ultimi da calciatore.

L'obiettivo di Zlatan è ben chiaro: la prima di campionato il 23 agosto. Sarà la prima ufficiale per il Milan e Ibra vuole esserci. Ecco perché lavora al massimo ed è il primo ad arrivare e l'ultimo ad andarsene. Sono passati 39 giorni dall'intervento chirurgico al ginocchio e i progressi soddisfano lo staff medico rossonero. Sarà comunque una corsa contro il tempo, ma nessuno vuole spingere troppo sul pedale dell'acceleratore per evitare brutte sorprese. Tanto Ibra sa essere decisivo e incisivo anche senza scendere in campo. L'obiettivo però è confermato: la prima di campionato. Così da prepararsi al meglio anche per la Champions League, grande palcoscenico che affascina Ibra. Altro grande palcoscenico è quello del Mondiale del 2022 in Qatar, che Ibrahimovic sogna di giocare, soprattutto dopo la delusione del mancato campionato europeo.

Il ruolo di Ibrahimovic in questo Milan è fondamentale: quello di guida, che insieme a Stefano Pioli e alla dirigenza ha cambiato la mentalità del gruppo. Un gruppo che può migliorare ancora molto. Però più volte lui stesso ha sottolineato la poca esperienza del gruppo, lasciando intendere che sarebbe stato positivo inserire elementi più esperti. Ecco perché, dunque, Olivier Giroud. Accolto con positività da Ibra. Il francese classe 1986 non è visto come un rivale, ma come un aiuto per migliorare e puntare alle vittorie. Intanto per Kaio Jorge si è inserita la Juventus >>>