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Zlatan Ibrahimovic (attaccante AC Milan) ha parlato ieri in due interviste | Milan News (Getty Images)
Il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola ha riportato alcune dichiarazioni di Zlatan Ibrahimovic, attaccante del Milan, rilasciate ieri pomeriggio a 'SportMediaset' e a 'Milan TV'. Il bomber di Malmö, classe 1981, è pronto a tornare tra i convocati rossoneri, a distanza di otto mesi dall'ultima volta: contro il Torino, infatti, dovrebbe andare in panchina.
«Sono ancora Dio, sono ancora il numero uno: adesso torno e cambia la musica», ha annunciato Ibrahimovic, che, probabilmente, fa nuovamente la sua comparsa nel momento di massima necessità del Milan. Nel 2020 tornò con l'obiettivo di far crescere i tanti giovani del Diavolo portandoli fino alla vittoria e ci è riuscito.
Ora Ibra dovrà raddrizzare un'annata che si sta mettendo male. Proverà a farlo dando il suo prezioso contributo, dentro e fuori dal rettangolo di gioco. «Ho tanta voglia, voglio fare tante cose, quello che ho perso in questi 7-8 mesi. Ho perso tempo. Squadra in crisi? Non sono preoccupato, sono momenti normali all'interno di un campionato. Ora dobbiamo parlare poco e dimostrare in campo il nostro valore».
Il Milan di Stefano Pioli sta subendo molte critiche per l'ultimo, disastroso mese tra Serie A, Coppa Italia e Supercoppa Italiana, ma Ibrahimovic non tema nulla. «Sono normali, se non ti criticano vuol dire che non sei al top. Sono abituato, sono 25 anni che mi criticano perché sono il numero uno. Ma me le mangio le critiche, è come mettere benzina sul fuoco e quando scherzi col fuoco ti bruci. Sono Dio, non è cambiato niente. Sono carico».
Ibrahimovic ha sempre inciso sui risultati del Milan e vuole lasciare il segno anche in questa stagione. «Sono stato troppo tempo fuori e non è stato facile - ha detto lo svedese -. Ho fatto un recupero lungo e lo sapevamo ma l’importante sono i riscontri fisici che sono positivi e stanno migliorando tutti i giorni. Questo è il primo obiettivo, il secondo è rientrare bene. Non voglio tornare in campo per beneficenza, se entro in campo lo faccio per portare risultati e per fare quello che ho sempre fatto. Ho già avuto questo infortunio 5-6 anni fa e sapevo già quello che mi aspettava. Poi tre settimane fa è tornata l’adrenalina, prima è servita solo tanta pazienza. Ora ho una grande voglia di sfogarmi in campo».
Ibrahimovic, da buon 'fratello maggiore', ha anche parlato del momento che vive Rafael Leao, negativo come quello di tutta la squadra. «Ha fatto un anno fantastico, ha vinto il premio come migliore giocatore del campionato. Poi il contratto, altri club che ti cercano, il mondiale e tutto il resto. Ma lui deve restare concentrato e pensare solo a giocare a calcio - ha spiegato Zlatan -. Tutto il resto si risolve, lui deve solo pensare a giocare. È diventato più forte rispetto a un anno fa, ora sanno che è il più forte di tutti e stanno più attenti su di lui». Milan, il sostituto di Kessié arriva a zero: le ultime news di mercato >>>
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