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Zlatan Ibrahimovic, attaccante del Milan (Getty Images)
Anche se non particolarmente grave, lo stop che ha costretto Zlatan Ibrahimovic a lasciare il campo nell'ultimo match giocato dal Milan sembra aver scalfito le certezze dello svedese. Probabilmente il classe 1981 inizia a notare che i problemi fisici diventano tanti e frequenti. I dubbi sul proprio futuro aumentano, così come aumentano quelli del club rossonero. Per ora Ibrahimovic si concentra sul presente e vuole provare a esserci sabato, per una partita che è sempre come fosse la prima volta che gioca. La vera prima volta da rossonero era stata nel novembre 2010. Da lì tanti anni, tante squadre cambiate, tanti gol e il ritorno. Anche tante difficoltà. Salite e discese. Come negli ultimi giorni. Dall'ennesimo record raggiunto all'ennesimo stop. Dopo l'infiammazione al tendine sinistro, stavolta è il destro. Gli altri problemi sono stati adduttore, polpaccio e ginocchio da quando è tornato. Del resto, ha 40 anni, ma arrivarci così non è da tutti. Lavora in palestra e nei prossimi giorni farà ancora differenziato. L'obiettivo è chiaro: esserci sabato, almeno in panchina. Deve gestirsi e capire come farlo, ecco perché si solleva anche il dubbio su un altro anno in rossonero.
Come detto, il primo a porsi la domanda è stato proprio Ibrahimovic, che non vuole fare la comparsa, ma essere protagonista. Di conseguenza, se l'è posta anche il Milan, che deve capire come muoversi sul mercato. Tutto dipenderà dalla presenza o meno di Ibrahimovic l'anno prossimo. Una scelta che sarà presa insieme, nella quotidianità. Non serve un incontro, scrive La Gazzetta dello Sport, tanto che non è in programma. Se si arriverà alla conclusione che Ibrahimovic può ancora aiutare in modo concreto il Milan, allora si rinnoverà automaticamente. Altrimenti, sarà addio. Sicuramente si interverrà sul mercato in modo importante. Ma ovviamente anche il tipo di investimento dipende da Ibrahimovic o meno.
Una decisione difficile da prendere, visto il legame rossonero di Ibrahimovic, ma che sarà condivisa. Sia nel bene che nel male. L'attaccante pensa anche al Mondiale in Qatar, sfida affascinante, ma che è al secondo posto rispetto al Milan, sempre la priorità. Con il Milan c'è un legame speciale e d'altronde i dati dicono che è anche ancora decisivo: 8 gol e miglior marcatore della squadra al momento. Altrettante, però, anche le partite saltate per infortunio. Per fortuna l'ultimo problema non dovrebbe fargliene saltare altre. Così da poter giocare la stracittadina che potrebbe però anche essere l'ultima della sua carriera. Il pensiero, sempre allontanato finora, inizia a esserci. Con il Milan che osserva e valuta se puntare su un giovane da far crescere con lui o su qualcuno che possa raccoglierne l'eredità. Ci sono tre nomi caldi per il bomber del futuro >>>
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