Un passo nella storia
—La finale di domani rappresenta una nuova occasione per Inzaghi di arricchire il suo già ricco palmarès. Con sei trofei conquistati all’Inter (uno Scudetto, due Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane), il tecnico piacentino è a un passo dal raggiungere Helenio Herrera e Roberto Mancini nella classifica degli allenatori più vincenti nella storia del club nerazzurro. Inoltre, un’altra Supercoppa gli permetterebbe di eguagliare Marcello Lippi, che ne ha vinte quattro con la Juventus.
Un gioco inconfondibile
—Nonostante i cambiamenti nella rosa, il marchio di fabbrica di Inzaghi rimane intatto: un gioco fluido, organizzato e letale nelle transizioni, con Lautaro Martinez e compagni pronti a capitalizzare ogni occasione. Se l’Inter gira al massimo, per gli avversari diventa quasi impossibile trovare contromisure efficaci. Gasperini e Pioli ne sono un esempio lampante, con il tecnico rossonero che ha visto le sue stracittadine trasformarsi in un incubo senza fine fino al momento dell’esonero.
Domani, contro Conceição e il suo Milan, Inzaghi chiederà ai suoi di continuare su questa strada, con fame e ambizione a guidare una corazzata nerazzurra sempre più difficile da fermare. LEGGI ANCHE: Derby Inter-Milan, probabili formazioni: assenza di peso dal 1'. Conceicao spiazza in mediana >>>
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