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Olivier Giroud (attaccante AC Milan) guiderà l'attacco rossonero anche in Supercoppa | Milan News (Getty Images)
Un mese fa, il 18 dicembre 2022, Olivier Giroud, attaccante del Milan, si svegliava a Doha (Qatar) pensando che, da lì a qualche ora, avrebbe giocato la finale dei Mondiali tra la sua Francia e l'Argentina. Si sentiva, all'epoca, se non il numero 9 più forte del mondo, almeno quello maggiormente decisivo della rassegna iridata. Poi sappiamo com'è andata, tra la sua sostituzione dopo 40' nell'atto finale della competizione e la vittoria dei sudamericani ai calci di rigore.
Il 18 gennaio 2023, invece, Giroud si sveglierà a Riyad (Arabia Saudita), a non più di 500 chilometri di distanza, per un'altra finale. Non è al 100% della condizione, non ci va nemmeno vicino. Però, per 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola, in un momento come questo Giroud per il Milan è un totem. Il Diavolo, in crisi di risultati, ha un disperato bisogno di personalità, leader e calciatori che possano trascinare il gruppo.
Giroud ha tutta l'esperienza di cui il Milan necessita ora. Ha giocato due finali Mondiali, vincendone una. Ha vinto un'Europa League segnando in finale. Ma ha anche vinto una Champions League. Nella sua esperienza inglese, ha conquistato ben tre F.A. Cup, risultando decisivo in tutte le finali. E poi ama segnare nei derby. La 'rosea' ha ricordato come Giroud sia l'incubo dell'Inter dopo i gol nelle stracittadine di febbraio 2022 (doppietta) e settembre 2022.
Se c'è una certezza nel Milan di Pioli è Giroud. Il tecnico dell'Inter Simone Inzaghi chiederà a Francesco Acerbi di limitare il francese. Impresa, questa, già fallita da Stefan de Vrij. Giroud, ad ogni modo, nella finale di Supercoppa Italiana assicurerà sponde e presenza in area. E, si spera, i gol decisivi per la vittoria del Diavolo. Mercato Milan, doppio colpo in casa Real Madrid: le ultime news >>>
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