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Brahim Díaz e Sandro Tonali (calciatori AC Milan) | Milan News (Getty Images)
'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola, parlando del derby tra Milan e Inter, ha posto l'accento, in particolare, su tre calciatori rossoneri. Si tratta di Brahim Díaz, di Sandro Tonali e di Rafael Leao. Perché, è vero, il Diavolo ritroverà davanti Zlatan Ibrahimovic ed avrà nel campione Olivier Giroud la sua principale alternativa. Ma il derby, principalmente, se lo giocheranno i ragazzini terribili del Milan.
La squadra di Stefano Pioli, nel campionato di Serie A, sta volando (10 vittorie in 11 partite) e si avvicina all'incrocio Scudetto con l'Inter con tanta fiducia. Brahim Díaz, che ha smaltito il CoVid, arriverà al derby con un plus di buonumore, visto che ha ricevuto la convocazione nella Spagna di Luis Enrique. Dopo una gara non propriamente all'altezza in Champions League contro il Porto, Brahim appare pronto a riprendersi la scena proprio nella stracittadina contro l'Inter.
Il Milan, nel derby, intende ripartire dalla solidità mentale dimostrata nelle ultime sfide di campionato. E, a questo proposito, uno dei più in forma è Tonali. Franck Kessié, infatti, non è ancora brillante ed Ismaël Bennacer viaggia ancora a corrente alternata. Pertanto l'ex bresciano è sempre più il punto fermo del centrocampo rossonero. Assicura qualità, volume di gioco e personalità.
Non è più quel calciatore timido della prima stagione al Milan. Ora è padrone del territorio. Tifoso del Milan sin da bambino, si è ritoccato l'ingaggio, verso il basso, pur di restare ad indossare quella maglia tanto desiderata. Anche per questo Tonali è uno dei preferiti dei tifosi rossoneri. In lui vedono un uomo simbolo per il futuro. Dovrà vedersela con Marcelo Brozovic e Nicolò Barella: la crescita passa anche attraverso sfide come queste. Intanto, si gode la chiamata nella Nazionale maggiore.
In attacco, poi, in Milan-Inter troverà l'ormai consueto spazio Leao. Il portoghese è maturato tanto negli ultimi mesi. Sta meritando l'investitura che Ibra fece su di lui sin dai primi giorni del suo nuovo arrivo in rossonero. Lo svedese aveva riconosciuto subito classe e talento di Leao, incoraggiandolo ad osare, rimproverandolo affinché diventasse più concreto sotto rete. Perché le qualità non erano mai state in discussione.
Anche Ibra, quando arrivò in Italia, aveva tanto talento ma non vedeva la porta. In Italia è diventato anche pratico. E Leao si avvia, con i saggi consigli di Zlatan, a diventarlo sempre più. L'auspicio? Che segni almeno la metà delle reti dello svedesein carriera. Milan, a gennaio un centravanti dalla Serie A? Le ultime >>>
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