"O che la Signora sia reduce da un’estate in cui i movimenti in entrata sono stati parecchi (a cominciare dall’ingaggio di un allenatore diametralmente opposto per filosofia al suo predecessore) e onerosi. Milan e Juventus, con modalità diverse, hanno deciso di cancellare i loro passati recenti per provare ad accorciare il processo che li porti ad essere nel tempo sempre meno distanti da chi oggi detta legge in Italia. E tornare a recitare il loro vero ruolo, quello di candidate regolari a mettere le mani sulla coppa riservata ai vincitori dello Scudetto".
Milan-Juventus, Distaso: "Se Fonseca fallisse questo esame ..."
—"Se Theo Hernandez e Rafa Leao - per non parlare di altri esponenti dell’epoca pioliana come Tomori e Thiaw - sono il termometro di una squadra capace sia di grandi exploit che di inaspettati passaggi a vuoto. Se Vlahovic è ancora lontano per temperamento dai grandi bomber europei e i nuovi acquisti come Koopmeiners, Thuram e Douglas Luiz faticano ad imporsi. Come si può ritenere che Milan e Juventus siano condannate già da quest’anno ad essere massimamente competitive per lo Scudetto? Non si può, ma questo non significa che la partita di San Siro sia meno importante e che perdere di vista l’obiettivo della zona Champions League sia un fatto di poco conto".
"Ecco, in tal senso, se Fonseca e i suoi giocatori fallissero l’esame, la situazione per la rincorsa dei primi quattro posti inizierebbe a farsi preoccupante. E ad insinuare dei pesanti dubbi sulla capacità della sua squadra di recuperare il tanto terreno perduto nelle precedenti settimane. In questa logica, è il Milan che oggi ha più da perdere. Perché è questa attualmente la sua dimensione e quella della Juventus. In attesa di tempi migliori".
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