Milan-Juventus, Morata contro la sua grande ex
—Da ex bianconero contro la Juve, al contrario, Morata ha giocato fin qui 5 volte, 3 con la maglia del Real Madrid e 2 con quella dell'Atlético Madrid e non ha mai inflitto una rete alla 'Vecchia Signora'. Magari, in Milan-Juventus di dopodomani a 'San Siro', per il numero 7 milanista sarebbe anche giunta l'ora di farlo.
A Milan-Juventus, però, arriva - per la 'rosea' - un Morata diverso. Più maturo e meno goleador. Più consapevole della propria leadership in un gruppo, dedito alla causa, ai compagni più giovani. E disposto, per il bene della squadra, a rivedere il proprio raggio d'azione. Allontanandolo dall'area avversaria e dalla possibilità di battere a rete.
Anche per questo, forse, finora è stato meno presente sotto porta. Se con la Juventus la media-gol di Morata era di una rete ogni tre partite, in questo avvio della sua esperienza con il Milan siamo a un gol ogni quattro gare. Ora Paulo Fonseca, per un match da vincere ad ogni costo, ha un piano ben preciso per Morata, per stimolarne l'istinto del bomber: riportarlo nelle zone di campo a lui più congeniali.
Fonseca vuole riportarlo più vicino alla porta
—In Milan-Juventus non farà il trequartista in appoggio a Tammy Abraham, bensì sarà lui la prima punta di riferimento del Diavolo. Con Ruben Loftus-Cheek a fornirgli supporto da dietro e con Christian Pulisic e Rafael Leão ai suoi lati. Abraham si giocherà con Francesco Camarda (in campo da titolare a Cagliari prima della sosta) il ruolo di vice-Morata. Interessante la sfida che lo spagnolo condurrà, a distanza, con Timothy Weah, che sarà il 'falso nueve' della Juve vista l'indisponibilità di Dušan Vlahović.
Oggi, ha commentato il quotidiano sportivo nazionale, Morata è per il Milan quello che il suo grande amico Giorgio Chiellini per per la Juventus: un senatore che si prende cura degli altri, un esempio da imitare. Uno alla Zlatan Ibrahimović, insomma. Curiosità: Morata, che nello spogliatoio fa sentire la sua voce, fa lo stesso anche a tavola, dove siede accanto a Theo Hernández, Davide Calabria e Matteo Gabbia. È un organizzatore di cene di squadra, già due da inizio stagione: un modo per rinforzare il gruppo oltre il campo. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Si torna su un vecchio amore per la difesa? Sembra che … >>>
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