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L'esultanza del Milan dopo un gol (GETTY Images)
Domani di fronte al TAS di Losanna il Milan conoscerà finalmente il suo futuro legato o meno all'Europa League per la stagione 2018-19. L'udienza prima e la sentenza poi diranno ufficialmente se la squadra di Gennaro Gattuso potrà partecipare alla competizione europea, oppure verrà definitivamente esclusa. Un parere importante è stato fornito dal Presidente dell'Associazione Italiana Avvocati dello Sport, Salvatore Civale, intervistato da 'La Gazzetta dello Sport'.
Il legale, esperto in diritto ed economia dello sport e arbitrati internazionali, ha dichiarato: "Al Milan è stato negato il settlement agreement per tre condizioni sfavorevoli. La prima riguarda la gestione del triennio 2015-17, ed è incontestabile. Le altre due hanno aggravato la situazione e sono state la poca credibilità dei tre business plan prodotti, in particolare la sensibile riduzione delle previsioni sui ricavi dal mercato asiatico, e il cambio di proprietà, con la Uefa che chiede garanzie per il futuro".
Sul cambio di proprietà che c'è stato: "La Uefa vuole prove e fatti affinché si possa fidare. C'è un solo precedente sul quale il Milan può sperare ed è quello del Partizan Belgrado dello scorso anno; inizialmente fu escluso, poi davanti al TAS trovò l'accordo per riformulare la sanzione. In molti casi la Uefa ha dato fiducia ai club concedendo il settlement e aprendo un procedimento solo in caso di ulteriore violazione. Nel caso del Milan si è passati dalla prima e unica violazione alla sanzione. In questo senso i rossoneri possono dire di essere stati trattati peggio di altri". Rimani aggiornato su tutte le ultime news societarie in casa Milan: clicca qui!
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