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Milan, le punte di Giampaolo: imprevedibili e veloci

Marco Giampaolo, allenatore della Sampdoria (credits: GETTY Images)

Il suo passato lo dimostra chiaramente: gli attaccanti delle squadre di Marco Giampaolo devono essere imprevedibili e veloci. E al Milan chi giocherà?

Alessio Roccio

ULTIME MILAN- Da ieri ogni momento è buono perché il Milan ufficializzi Marco Giampaolo come suo nuovo allenatore. Il divorzio con la Sampdoria è arrivato. Il saluto e i ringraziamenti ai tifosi e al presidente blucerchiato Massimo Ferrero pure, e allora da domani potrebbe iniziare l'era Giampaolo in rossonero, realizzando in questo modo il suo desiderio di cambiare aria dopo 3 stagioni alla guida della Samp.

Il tecnico a livello di campo avrà fin da subito i suoi problemi. Tanti calciatori potrebbero non rientrare nei suoi piani tattici, tra questi spiccano Susoe Castillejo, che per caratteristiche faticherebbero ad inserirsi nel 4-3-1-2 disegnato dal tecnico abruzzese. Il reparto offensivo è sempre stato fondamentale nel credo calcistico di Giampaolo. Le due punte col trequartista in supporto alle loro spalle hanno avuto caratteristiche ben precise, da Siena a Empoli, passando per Cesena e Genova sponda blucerchiata.

Attaccanti rapidi, imprevedibili, che fanno della tecnica e della velocità le loro armi migliori. Abili in campo aperto e molto bravi nel dialogo stretto. Tutte qualità che nell'ultima Sampdoria abbiamo ammirato con Quagliarella, Defrel e a turno uno tra Caprari, Gabbiadini e Gaston Ramirez. Il primo, poi, nonostante i 36 anni ha vinto la classifica marcatori grazie alle sue 26 reti in campionato: non un frutto del caso. Anche il francese Defrel ha stupito con 11 reti.

Nel Milan, Giampaolo avrebbe al momento diverse soluzioni con Piatek titolare inamovibile, affiancato da uno tra Cutrone e Andre Silva (sul portoghese la missione è quella di rilanciarlo), mentre alle loro spalle Paquetà pare al momento il più indicato a coprire il ruolo e i compiti che richiede il tecnico nato a Bellinzona. I primi giorni di ritiro saranno fondamentali, poi si capirà chi potrà rimanere oppure salutare la compagnia. Caldara racconta il momento in cui si è trasferito dalla Juventus al Milan: continua a leggere>>>

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