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Rafael Leao (attaccante AC Milan), qui durante Milan-Genoa 0-0 (Serie A 2024-2025) | News (Getty Images)
Uno dei motivi per cui il Milan ha deciso di sollevare dall'incarico Paulo Fonseca, anche se non è certo l'unico e forse neanche il più importante, è la mancanza di feeling con buona parte del gruppo squadra. Alcuni episodi sono ben noti ed alla luce del sole, come la scelta di usare bastone e carota con Rafael Leao. Oppure la decisione di applicare lo stesso trattamento con Theo Hernandez, per cui forse ci è voluto più tempo. Ad analizzare tutti questi casi ci hanno pensato i colleghi del quotidiano 'Tuttosport', nell'edizione in edicola questa mattina.
Innanzitutto si citano proprio i due casi emblematici di questa mancanza di feeling. Da una parte il tentativo di spronare Rafael Leao a dare di più, a lavorare in modo diverso in campo e in allenamento, attraverso una serie di panchine. La stessa cosa poi è avvenuta con Theo Hernandez, con cui è stato necessario un colloquio per risolvere la situazione e farlo rientrare contro la Roma, a poche ore dall'esonero. Quasi un'ironia della sorte quella occorsa a Paulo Fonseca in quelle ore. Quando è stato sollevato dall'incarico dopo aver rimesso nei ranghi uno dei giocatori chiave.
Un altro aspetto che non ha mai fatto sbocciare l'amore con il gruppo è stata la decisione di ruotare i capitani. Una modalità mai vista prima al Milan, dove vigeva la regola dell'anzianità nel club, e che ha fatto storcere il naso a più di qualcuno. Primo fra tutti quello che era il capitano, Davide Calabria, messo ai margini e a cui è stato preferito senza se e senza ma Emerson Royal. Magari fare un tentativo con Alex Jimenez, un po' prima, sarebbe stata cosa buona e giusta.
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