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Milan, il giornalista difende a spada tratta la dirigenza: poi accusa Atletico Madrid e Monaco

Giorgio Furlani Zlatan Ibrahimovic Calciomercato AC Milan
Francesco Letizia, noto giornalista, ha stilato un lungo ed interessante editoriale sul Milan e sulle mosse della dirigenza rossonera
Fabio Barera Redattore 

Francesco Letizia, noto giornalista, ha stilato un lungo ed interessante editoriale sulle colonne di 'Sportitalia', soffermandosi sul Milan, difendendo la dirigenza dalle critiche e attaccando piuttosto Atletico Madrid e Monaco. Ecco, dunque, le sue parole in merito.

"L'Atletico fa il risentito? Sarebbe bastato comportarsi bene con Morata"

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"Una premessa assolutamente burocratica: l’istituto giuridico della clausola risolutiva, da sempre tipico del mercato spagnolo, è un diritto che viene dato in mano al giocatore per liberarsi in maniera univoca. Sì, al giocatore. Perché formalmente sono i giocatori a pagare la cifra in maniera immediata, ovviamente sotto rimborso del loro nuovo club. Da un punto di vista puramente legale insomma, il Milan nulla c’entra nella fine del rapporto Morata-Atletico. E che oggi qualcuno recrimini e rosichi per come sia andata nella seconda squadra di Madrid, fa abbastanza sorridere. Sarebbe bastato forse comportarsi diversamente con Morata prima che diventasse un eroe nazionale. Perché dopo era davvero troppo facile per tutti".


"Che ora quindi l’Atletico Madrid faccia il risentito, provando a mettere i bastoni tra le ruote alle trattative del Milan, è molto patetico. Quello stesso Atletico che ha perso a zero Hermoso e Depay, con l’olandese che sui social ha puntualizzato quanto fosse deluso umanamente dal finale della storia coi Colchoneros. Bene, i calciatori tra loro parlano, fanno caso anche a questi dettagli. Forse prima di puntare il dito contro qualcun altro, i biancorossi dovrebbero guardare in casa propria e farsi delle domande".

Letizia: "Milan, in settimana si chiudono Pavlovic e Fofana"

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"Il Milan comunque, va avanti. Pavlovic e Fofana: per entrambi, l’idea è di chiudere entro fine settimana, per poi formalizzare il tutto nei primi giorni della prossima settimana, quando inizierà il mese di agosto e anche a livello “burocratico” si risolve qualche discorso in maniera più semplice. Sempre con le solite regole di mercato. Non esistono ossessioni, ma solo trattative. Quindi si chiude alle proprie condizioni, senza partecipare ad aste e tenendo ben presente che per ogni obiettivo, il Milan ha una short-list di alternative di pari livello. Questo vale anche per gli altri obiettivi. Aspettando novità sulle uscite (Thiaw e Adli su tutti), il focus resta sempre sul centrocampista di qualità e sulla punta di riserva. Poi, partisse il tedesco (per cui il Milan vuole 40 milioni, di più e non di meno), anche sul terzino destro si lavorerà ulteriormente. Aspettando poi anche le risposte dell’unico sovrano delle operazioni. Il campo, che dovrà rivelare a Fonseca dove questa squadra funziona e dove ha bisogno ancora di qualcosa".

Milan, Letizia: "Parlare di 35 milioni per Fofana significa dire il falso o ..."

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"A proposito di Fofana, un’altra riflessione. Un anno fa, il Monaco ringraziò Youssouf per essere rimasto. Impegnandosi pubblicamente a rendersi disponibile nel farlo partire quest’anno, senza mettersi di traverso. Raccontare oggi di richieste da 35 milioni, significa quindi necessariamente. O dire il falso (?), o raccontare un clamoroso voltafaccia del club al giocatore, un aspetto da considerare visto che Fofana va a zero il prossimo 30 giugno e dal 1 febbraio può già firmare con un altro club".

"Per entrambi i casi analizzati però, c’è un comun denominatore e una domanda che sorge spontanea. Cosa ci guadagna una determinata stampa italiana a provare a far sembrare sempre la dirigenza del Milan come una dirigenza di sprovveduti, o in questo caso di cattivoni spietati e scorretti (ma come, non erano i fessi del mercato)? Cui prodest, dicevano i latini? Forse fa comodo, con una dose massiccia di populismo, cavalcare il chiacchiericcio social per creare interazioni e dinamiche?".

"O forse si cerca di mettere in cattiva luce il Milan perché non disponibile a spifferare strategie di mercato, a differenza di altri, cosa che causa diverse figuracce, con mille cambi di versione anche nel giro di pochi minuti, a chi twitta compulsivamente di mercato? Insomma, siamo alle solite. E l’invito per i tifosi che fremono è sempre lo stesso: valutare serenamente, valutare tutto a cose fatte. Distinguendo chi, come noi, su Sportitalia, racconta, dettaglia, a volte critica e perché no, pure sbaglia. Ma sempre con l’unica intenzione  di informare con sincerità chi ci segue". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Idea Berardi? Un indizio lo spinge in rossonero >>>

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