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Milan, il giornalista attacca: “Ibra sembra a Sanremo. Galliani gli insegni …”

Fabio Barera Redattore 
Il noto giornalista ha stilato un articolo sulle parole di Zlatan Ibrahimovic prima di Milan-Liverpool e sul paragone con Adriano Galliani

G.B. Olivero, noto giornalista, ha stilato un articolo sulle colonne del quotidiano 'La Gazzetta dello Sport', nell'edizione in edicola questa mattina, soffermandosi sulle parole di Zlatan Ibrahimovic prima di Milan-Liverpool e facendo un paragone con Adriano Galliani. Ecco, dunque, le sue parole.

Milan-Liverpool, stoccata del giornalista ad Ibrahimovic: poi gli consiglia di ascoltare Galliani 

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"I leoni e i gattini. Il boss e gli altri che lavorano per lui. Zlatan Ibrahimovic ha il pregio di saper conquistare l’attenzione di chi lo ascolta, ma poi capita che vada fuori tema e fuori contesto. Ieri, prima del debutto in Champions del Milan contro il Liverpool, Ibra si è espresso così a proposito delle critiche ricevute per la sua recente lontananza dalla squadra: «Quando il leone va via, i gatti si avvicinano. Quando il leone torna, i gatti spariscono e non mi riferisco alla squadra. Io sono concentrato sul lavoro, sono andato via qualche giorno solo per motivi personali. Il mio ruolo è semplice: comando io, sono io il boss e gli altri lavorano per me. Ho parlato con la squadra, sono carichi e sono pronti". Non prontissimi, per la verità. Ma poteva non essersene accorto, a distanza".

"Il problema è un altro. Sentendolo parlare, sembrava che Zlatan fosse collegato dall’Ariston di Sanremo e che stesse duettando con Amadeus in uno dei riusciti sketch del Festival. Invece era a San Siro, pochi minuti prima di una sfida che metteva sul prato di uno stadio meraviglioso ben 13 Champions (7 i rossoneri, 6 gli inglesi), e ricopriva un ruolo istituzionale. Non si può pretendere che Zlatan, nella sua nuova veste, si trasformi soffocando la propria dirompente personalità. Ma l’approccio dovrebbe comunque essere diverso. Pur facendo la tara alle tradizionali esagerazioni di Ibra, resta il fatto che adesso lui rappresenta il Milan ben più di prima. Da giocatore qualche effervescenza dialettica era ammessa e a volte, nello spogliatoio, faceva pure bene. Ma i boss, come dice lui, seguono codici diversi. Zlatan porti a cena il suo amico Galliani e lo ascolti: né leoni né gattini, ma consigli preziosi". LEGGI ANCHE: Milan, hai in casa il nuovo Camarda? È un talento che ha lasciato tutti a bocca aperta