Franco Ordine, noto giornalista, ha stilato un lungo ed interessante editoriale incentrato tutto su Milan-Liverpool di Champions League
Franco Ordine, noto giornalista, ha stilato un lungo ed interessante editoriale sulle colonne del 'Corriere dello Sport', nell'edizione in edicola questa mattina, soffermandosi in particolare su Milan-Liverpool. Il match rappresenta l'esordio in Champions League delle due compagini. Ecco, dunque, le sue parole in merito.
Milan-Liverpool, Ordine: "Quella del cooling break è una bambinata"
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"Adesso che Ibra è tornato - «È tempo di cambiare musica», spiega sui social in versione direttore d’orchestra durante l’esecuzione dell’inno della Champions -, si è seduto sulla panchina davanti allo spogliatoio di Milanello, ha parlato a lungo prima con Moncada e poi con Fonseca, fitto fitto, si è capito quel che è successo durante la sua assenza e quel che è accaduto nonostante la sua assenza. «Ibra è un’ispirazione per tutti noi, è troppo importante per noi. Oggi è stato qui con noi, è sempre importante averlo al nostro fianco». La didascalia firmata da Paulo Fonseca ai microfoni di Sky Sport conferma la tesi di chi scrisse di un’assenza - complice la bambinata del cooling break - destinata a provocare molto rumore. Ma nel frattempo, con Ibra lontano da Milanello, sempre a Milanello, è avvenuto qualcosa di buono e di positivo. Di cui bisogna prendere nota senza cedere a trionfalismi esagerati".
"E cioè, dentro il corpaccione del Milan, costituito da nuovi arrivi e molte partenze, dialetti e diverse estrazioni calcistiche, pochissimi italiani e molti stranieri che hanno voglia di capire il nuovo calcio di Fonseca e imparare la lingua (Fofana, per esempio, citato da Morata), c’è stato l’inizio di un provvidenziale cambiamento certificato dalla goleada sul Venezia che non è però una prova solenne. Serve dell’altro. E serve nell’occasione più complicata della settimana di fuoco vissuta dal Milan a metà settembre. Contro il Liverpool appena sorpreso ad Anfield dal Nottingham ma capace sempre di esercitare una sorta di panico per la deferenza nei confronti del calcio inglese. Prima di passare sotto le grinfie dell’Inter domenica prossima".
"Milan malato del calcio italiano fino alla sosta"
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"Se il Milan, grande malato del calcio italiano fino alla sosta, ha preso solo un brodino, per capire se la cura ricostituente ha avuto qualche effetto autentico bisognerà passare attraverso la verifica dei Reds. I dribbling di Salah e gli strappi di Luis Diaz, prova del nove indispensabile per giudicare se tutti gli sbreghi scoperti nel tessuto difensivo del Milan sono stati rammendati in maniera efficace. I rapporti personali sono stati ricuciti, qualche abbraccio sincero e qualche post su Instagram lo hanno certificato. Ma nel calcio non portano punti. In una serata scandita dal mancato pienone di San Siro, forse possono venire in soccorso dei rossoneri quei giudizi. Che hanno il sapore acidulo della splendida presunzione inglese".