Nel 2018, quando Elliott ha rilevato il club da Yonghong Li, il Diavolo non aveva praticamente giocatori transalpini o di lingua francese in organico. Poi è tornato Bakayoko, ma sono arrivati Theo Hernández (2019), Kalulu (2020), Maignan e Giroud (2021) e Adli (2022). Il Diavolo alla francese, secondo 'La Gazzetta dello Sport', funziona in due sensi: chi arriva migliora il Milan e il Milan migliora chi arriva.
Arrivando al Milan, hanno reso al massimo. E la squadra ne ha giovato
—È stato così per Theo, che arrivava dal Real Madrid con la fama di bad boy. In rossonero ha trovato la Nazionale, ha triplicato (almeno) il proprio valore fino a 60 milioni di euro, è diventato titolare della Francia finalista ai Mondiali. Giroud in due anni di Milan ha toccato quote, realizzative e di rendimento, che aveva dagli anni all'Arsenal. Ha 'scolpito' lo Scudetto di Pioli con gol pesanti e, in Qatar, è diventato il miglior marcatore di sempre nella storia della Francia.
Maignan è diventato uno dei migliori portieri al mondo in assoluto, nonostante abbia perso due mezze annate per infortuni di vario tipo. Se il PSG è un club stellare, quindi, il Milan è l'ideale per spiccare il volo. Chissà se Maignan, Theo e Giroud lo hanno spiegato in questi giorni a Thuram nel ritiro francese di Clairefontaine. L'asse transalpino è la spina dorsale della squadra da cui ripartire nella stagione 2023-2024 ed al quale potrebbe aggiungersi anche un altro interprete. Addio Berlusconi, 10 sue frasi celebri >>>
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