Mike Maignan, Theo Hernández e Olivier Giroud: la 'colonia' francese del Milan è la spina dorsale della squadra da cui ripartire a luglio
'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha parlato di Mike Maignan, Theo Hernández e Olivier Giroud, giocatori del Milan che, in comune, hanno il fatto di essere francesi nonché colonne portanti della squadra di mister Stefano Pioli. Qualora, dunque, Marcus Thuram scegliesse di giocare per i rossoneri, di certo di sentirebbe a casa.
Milan, tanti francesi in organico: Thuram sarebbe accolto bene
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Sebbene Thuram junior parli già l'italiano, 'retaggio' della militanza - lunga - di suo padre Lilian nella fila di Parma e Juventus in Serie A, il francese, a Milanello, è praticamente la seconda lingua nello spogliatoio. Nell'ultima stagione, non va dimenticato, in rossonero ci sono stati anche Fodé Ballo-Touré, Pierre Kalulu, Yacine Adli, Ismaël Bennacer, Tiémoué Bakayoko e Rafael Leão. Chi francese, chi francofono, chi conosce la lingua per aver giocato in Francia.
Nel 2018, quando Elliott ha rilevato il club da Yonghong Li, il Diavolo non aveva praticamente giocatori transalpini o di lingua francese in organico. Poi è tornato Bakayoko, ma sono arrivati Theo Hernández (2019), Kalulu (2020), Maignan e Giroud (2021) e Adli (2022). Il Diavolo alla francese, secondo 'La Gazzetta dello Sport', funziona in due sensi: chi arriva migliora il Milan e il Milan migliora chi arriva.
Arrivando al Milan, hanno reso al massimo. E la squadra ne ha giovato
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È stato così per Theo, che arrivava dal Real Madrid con la fama di bad boy. In rossonero ha trovato la Nazionale, ha triplicato (almeno) il proprio valore fino a 60 milioni di euro, è diventato titolare della Francia finalista ai Mondiali. Giroud in due anni di Milan ha toccato quote, realizzative e di rendimento, che aveva dagli anni all'Arsenal. Ha 'scolpito' lo Scudetto di Pioli con gol pesanti e, in Qatar, è diventato il miglior marcatore di sempre nella storia della Francia.