Il Milan, nel calciomercato invernale non si è mosso e si è spesso parlato di un extra budget chiesto da Maldini alla società. Ne parla l'edizione odierna del Corriere dello Sport.
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Milan, Maldini e il problema cessioni: ecco perchè manca il budget
Milan, c'è un problema con le cessioni
—I tifosi, si legge, imputano alla proprietà la mancanza di extra budget per un mercato di gennaio da cui si aspettavano rinforzi per una rosa in evidente difficoltà. Il Milan, però, è la società italiana che ha speso di più in estate e per i riscatti.
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Maldini e Massara avrebbero posto la condizione dell’autonomia nelle scelte di mercato. Ottenuto il budget ed avendolo esaurito nel mercato estivo, il resto del mercato è andato alla ricerca di giocatori che potessero tappare i buchi infatti nessuno dei nuovi ha ancora un posto da titolare nel roster di Pioli.
L’unico modo, si legge, per dilatare i budget di mercato è lavorare sui ricavi e tra questi manca da anni al Milan una voce importante: il player trading. Da tre anni non vende quasi nessuno anzi 4 titolari (Donnarumma, Çalhanoglu, Kessie, Romagnoli) sono partiti a zero. Sarebbero bastate un paio di cessioni, ad esempio, per allargare il budget del mercato 2022/23, dai 50 sbloccati grazie alla crescita dei ricavi del club, a 100 oppure di più. Cifre che avrebbero consentito ampi margini di manovra e pure di assorbire serenamente una scommessa difficile come il trequartista belga. In questi mesi non si attendono rivoluzioni, né cambi clamorosi. Pioli, per esempio, non è in discussione. Ma a giugno tutto potrebbe cambiare, compreso a livello societario. Milan, è sempre il solito Ibrahimovic: ecco cosa ha fatto a Milanello
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