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direttore tecnico Paolo Maldini a Milanello | Milan News (Getty Images)
Il Milan, nel calciomercato invernale non si è mosso e si è spesso parlato di un extra budget chiesto da Maldini alla società. Ne parla l'edizione odierna del Corriere dello Sport.
I tifosi, si legge, imputano alla proprietà la mancanza di extra budget per un mercato di gennaio da cui si aspettavano rinforzi per una rosa in evidente difficoltà. Il Milan, però, è la società italiana che ha speso di più in estate e per i riscatti.
Maldini e Massara avrebbero posto la condizione dell’autonomia nelle scelte di mercato. Ottenuto il budget ed avendolo esaurito nel mercato estivo, il resto del mercato è andato alla ricerca di giocatori che potessero tappare i buchi infatti nessuno dei nuovi ha ancora un posto da titolare nel roster di Pioli.
L’unico modo, si legge, per dilatare i budget di mercato è lavorare sui ricavi e tra questi manca da anni al Milan una voce importante: il player trading. Da tre anni non vende quasi nessuno anzi 4 titolari (Donnarumma, Çalhanoglu, Kessie, Romagnoli) sono partiti a zero. Sarebbero bastate un paio di cessioni, ad esempio, per allargare il budget del mercato 2022/23, dai 50 sbloccati grazie alla crescita dei ricavi del club, a 100 oppure di più. Cifre che avrebbero consentito ampi margini di manovra e pure di assorbire serenamente una scommessa difficile come il trequartista belga. In questi mesi non si attendono rivoluzioni, né cambi clamorosi. Pioli, per esempio, non è in discussione. Ma a giugno tutto potrebbe cambiare, compreso a livello societario. Milan, è sempre il solito Ibrahimovic: ecco cosa ha fatto a Milanello
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