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Stefano Pioli e Paolo Maldini, allenatore ed ex dirigente del Milan | AC Milan News (Getty Images)
Il Milan riparte con un assetto societario nuovo. Dopo gli addii di Maldini e Massara i rossoneri si affidano a Moncada e Furlani anche in questa sessione di calciomercato. L'edizione odierna di Tuttosport parla anche dei dissidi presenti tra Maldini e l'allenatore rossonero Stefano Pioli.
Le strade, si legge, di Maldini e Pioli si sono separate. A cominciare dai dubbi progressivamente incuneatisi nei pensieri di Maldini, fino all’idea di un esonero di Pioli dopo la sconfitta senza scuse nella trasferta di La Spezia, quella del confronto a fine partita tra la Curva Sud e la squadra. C’era l’ipotesi di un ingaggio di Andrea Pirlo.
Nella vicenda Maldini, è stata una decisione univoca della proprietà statunitense. Nessun conflitto da dirimere, ma un cambio di rotta nella gestione delle strategie. Però ha anche influito la presa di distanza progressiva dell’ex difensore rossonero dall’operato di Pioli. Maldini non apprezzava l’impostazione del gioco. Anche i giocatori presi in estate tra un De Ketelaere bocciato senza esitazioni, un Dest progressivamente scomparso, un Origi mai convincente, il duo Vranckx-Adli mai visto. Il solo Thiaw si è dimostrato utile alla causa. Troppo poco da parte di Maldini. Troppo poco da parte della società. E così, al momento della scelta, si è preferito tenere Pioli. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, per Pulisic si cerca lo sconto
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