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Milan, Montolivo fa vincere senza giocare: non fa polemiche e si prende gli elogi

Alessio Roccio

Attraverso un lungo approfondimento, il quotidiano 'Libero' questa mattina ha elogiato il centrocampista del Milan Riccardo Montolivo

La storia di una carriera può cambiare in 70 giorni e lo sa bene Rino Gattuso che il 22 dicembre alla vigilia della gara persa contro la Fiorentina a San Siro si trovava a 6 punti dall'Inter. Il distacco poi aumentò in virtù del solo punto conquistato dai rossoneri contro Viola e Frosinone, mentre i cugini nerazzurri ne fecero 4 contro Chievo e Napoli.

Ma, come scrive questa mattina in edicola 'Libero', lo sa bene anche Riccardo Montolivo tornato in qualche modo protagonista nelle ultime settimane anche senza scendere in campo. "Ho fortuna ad avere ragazzi che non mi mandano a quel paese ma mi reputano credibile. Ringrazio tutti a partire da Montolivo che non gioca mai ma mi porta rispetto", la frase a dir poco sorprendente del tecnico rossoneroall'indirizzo dell'ex capitano dopo Milan-Sassuolo.

Incredibile, ma vero per un calciatore che è sceso in campo l'ultima volta il 13 maggio dello scorso anno contro l'Atalanta (nell'occasione venne anche espulso). In estate, l'inizio del calvario per il regista nato a Caravaggio. Gattuso non lo porta nemmeno in tournée estiva, dandoli un chiaro segnale di come non rientri più nel progetto rossonero. Il quotidiano indica come motivazione di tale scelta la probabile delusione dell'allenatore per l'atteggiamento di Montolivo negli ultimi mesi della passata stagione.

Così l'ex Fiorentina finisce ai margini del gruppo e della società, ma non molla. I 3 milioni di ingaggio a stagione non si possono rifiutare con così tanta facilità, così Montolivo decide di restare, rifiutando anche le poche offerte che gli vengono proposte. A mercato chiuso, poi, il centrocampista entra nel mirino di Gattuso come possibile "spia". I sospetti cadono su di lui, che pochi giorni prima non era stato nemmeno convocato per la trasferta in Dudelange dove vennero impiegate le seconde linee (perfino Bertolacci).

Ma l'apice è stato raggiunto - come detto inizialmente - il 22 dicembre. Una data simbolica per il Milan di questa stagione, non solo perché a quel giorno risale l'ultima sconfitta in terra italiana, ma anche perché in quella occasione Gattuso dovette affrontare un'incredibile emergenza a centrocampo. Oltre agli infortunati Biglia e Bonaventura erano fuori anche Kessie e Bakayoko per squalifica. Rino mandò in campo José Mauri e inventò Calabria mezz'ala, pur di non far giocare Montolivo. Il tecnico rimase coerente con la decisione presa a inizio stagione.

Una scelta forse ai limiti della logica, ma che non ha comunque convinto Montolivo a cambiare aria a gennaio. Rimarrà fino al termine del suo contratto che scadrà il prossimo 30 giugno, ma lo farà da professionista. Se il gruppo è così unito, dopotutto, il merito è anche del suo ex capitano silenzioso.

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