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La Seconda Stella, i gol, Fonseca e la Juventus: Milan, Morata è già leader

Álvaro Morata AC Milan conferenza stampa
Álvaro Morata, nuovo attaccante del Milan, presentato ieri in conferenza stampa nella sede del club rossonero. Parole da vero condottiero
Daniele Triolo Redattore 

Álvaro Morata, classe 1992, attaccante che il Milan ha acquistato per i 13 milioni di euro della clausola risolutoria dall'Atlético Madrid, si è presentato ieri in conferenza stampa presso la sede del club rossonero. Le dichiarazioni di Morata sono state riportate da tutti i quotidiani - sportivi e non - in edicola questa mattina, tra cui 'Tuttosport'.

Diretto e deciso, più 'cattivo' del giocatore già visto in passato nel campionato italiano, Morata è arrivato al Milan con le idee chiarissime e parlando già da leader. «Ho avuto diverse possibilità di tornare in Italia, ma appena Zlatan mi ha chiamato non avevo più niente a cui pensare. Nessuna squadra mi ha voluto così tanto come il Milan», le prime parole dello spagnolo in conferenza.


Milan, ecco Morata: "Correrò come un cane per dare tutto"

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«Sembrava fossi un giocatore del Milan già all'Europeo - ha proseguito poi Morata -. So di non essermi ancora espresso al massimo in carriera, sono qui per riuscirci. Io sono una persona che ha bisogno di fiducia, lo devo sentire a pelle, Ibra e la società hanno dimostrato di credere in me. Non posso promettere titoli, ma correrò come un cane per dare tutto. Per me essere un leader è spingere tutti a dare il 100%».

Morata ha fatto capire di non avere paura di prendersi il Milan sulle spalle. Non sarà un bomber da 30 gol a stagione, ma lui evidentemente pensa ad altro. «Quello che voglio è vincere, non me ne frega niente di fare 50-60 gol, ci sono giocatori che fanno milioni di gol e a fine carriera non vincono niente. Se sono qui è perché voglio portare la Seconda Stella e aiutare questa società a fare la storia».

"Juve? Grato, gli amici restano amici. Ma per andarci a cena"

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Morata ha già giocato in Serie A, indossando - come noto - la maglia della Juventus in due bienni distinti e separati (2014-2016 e 2020-2022), per un totale di 59 gol in 185 partite. Che effetto gli farà ritrovare la Juve da avversario? Il nuovo numero 7 del Diavolo ha risposto così. «Sono grato alla Juve per quello che ha fatto per me, dopo di ché gli amici restano amici, ma per andarci a cena, quando ci si saluta dopo le partite, anzi a volte no perché se hai perso sei incazzato. Ora sono un giocatore del Milan, un’altra avventura».

L'attaccante fresco campione d'Europa - da capitano - con la Spagna ha parlato anche del suo nuovo allenatore, Paulo Fonseca e di quello avuto alla Juve, Massimiliano Allegri. «Fonseca ha un’idea di gioco simile a quella della Spagna, ci siamo parlati molte volte, abbiamo la stessa idea di calcio. Con Allegri invece non ho parlato: ha vissuto un periodo un po’ complicato, gli mando un abbraccio».

Morata, in conferenza stampa, si è detto convinto di aver fatto la scelta giusta per la sua carriera. «Il Milan è un’emozione forte, sono nel posto perfetto per fare ancora 5-6 anni al massimo del mio livello e soprattutto per vincere ancora. Io non vedo l’ora di inserirmi in gruppo, se i tecnici mi apprezzano sempre tanto credo sia perché non sono un giocatore egoista».

Ha parlato anche di Francesco Camarda. «Ho guardato le sue partite e ha fatto molti più gol di quanti ne facessi io quando ero nelle giovanili del Real Madrid. Voglio aiutarlo a crescere. Camarda sarà il futuro, o forse è il presente e magari presto mi ritrovo io a fare panchina e gioca lui» ha detto ridendo. Per poi chiosare: «Mi piace scherzare con i giovani, ma occhio: se non fanno le cose per bene, poi mi arrabbio». LEGGI ANCHE: Il nuovo Milan di Ibra in 7 giorni di calciomercato: cosa accadrà negli ultimi 3 >>>

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