Milan-Napoli ha visto gli azzurri risolvere la questione nel primo tempo, con i gol di Romelu Lukaku in apertura e Khvicha Kvaratskhelia in chiusura di frazione. Poi, nel secondo, ha tenuto a bada la reazione - piuttosto inconsistente - del Diavolo. Il Napoli è stato solido, cinico e letale in contropiede. Nel Milan, con l'alibi delle 5 assenze nella formazione titolare, non ha pagato la scelta di tenere Rafael Leão inizialmente in panchina.
Fuori mezza squadra tra i rossoneri, ma nessun alibi
—Senza Matteo Gabbia, Theo Hernández, Tijjani Reijnders, Christian Pulisic (entrato solo a 30' dalla fine perché debilitato dall'influenza) e, come detto, all'inizio Leão, il Milan non poteva fare di più. Ci ha provato, nei primi 45', ma non è stato neanche tanto fortunato. Ha avuto un quarto d'ora di fuoco, tra il 17' e il 33', in cui il Napoli ha ballato e avrebbe potuto pareggiare. Ma non è andata così.
In apertura di ripresa, poi, il V.A.R. ha anche cancellato il gol che avrebbe riaperto la contesa in Milan-Napoli, la perfetta incornata di Álvaro Morata sul cross dalla destra di Samuel Chukwueze. Fuorigioco dello spagnolo e nulla da fare. Il Napoli, così, è decollato, scappando via, a distanza di sicurezza anche da Inter e Juventus in campo oggi contro Empoli e Parma. Il Milan si è inchinato agli uomini di Conte dando la sensazione di una stagione che sta sfuggendo di mano. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Difesa horror: i rossoneri corrono ai ripari così >>>
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