MILAN-NAPOLI

Milan-Napoli: Conte, il feeling con il Diavolo e le scintille con Ibra

Daniele Triolo Redattore 
Antonio Conte, allenatore del Napoli, avrebbe potuto dirigere il Milan in questa stagione: ma quante scintille con Zlatan Ibrahimovic ...

Stasera, alle ore 20:45, ci sarà Milan-Napoli per la 10^ giornata della Serie A 2024-2025 e Antonio Conte arriverà, pertanto, a 'San Siro' da allenatore dei partenopei. Lo farà da primo in classifica, a +4 sull'Inter e +5 sulla Juventus: ben 8, invece, i punti di vantaggio sul Diavolo di Paulo Fonseca.

E pensare, come ha ricordato 'Tuttosport' oggi in edicola, che Conte avrebbe potuto essere presente in Milan-Napoli sull'altra panchina, quella rossonera. I tifosi milanisti vedevano in lui l'ideale per il post Stefano Pioli. Si sono rincorse, per mesi, voci di contatti tra le parti. Se fossero vere, ora, non lo sapremo mai.

Milan-Napoli, 'sliding doors' per Conte

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Così fosse, però, sicuramente le parti non si sono piaciute. Nonostante Conte, come evidenziato dal quotidiano torinese, un pensiero sull'allenare il Milan l'avesse fatto. Che sperasse in una chiamata dei rossoneri si era capito, il 13 maggio, dall'intervento del suo storico vice, Cristian Stellini, oggi suo secondo in azzurro, ai microfoni di 'TeleLombardia'.

«Tutte le grandi squadre, come il Milan, possono diventare dei progetti adatti a Conte: non c’è nessuna preclusione da parte di nessuno. Poi come fai a non associare una grande squadra a grandi allenatori? Il Milan è una squadra forte, che è seconda in classifica. Certo che c’è un gap con l’Inter da colmare, Pioli ha fatto grandissime cose e nella storia di Conte questi gap sono stati colmati. Rafael Leão? Penso che piaccia un po’ a tutti, i grandi giocatori piacciono sempre».


Niente da fare, invece. Conte è rimasto il sogno dei tifosi del Milan, in particolare della Curva Sud e oggi siede sulla panchina del Napoli. Presumibile, dunque, che arriveranno fischi nei suoi confronti da parte dei 73mila spettatori che saranno sugli spalti stasera. Di sicuro, il tecnico salentino e Zlatan Ibrahimovic in questi mesi non se le sono mandate a dire.

Il botta e risposta con Ibra a giugno

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Il 13 giugno, il giorno dell'annuncio di Fonseca, a precisa domanda su Conte, Ibra rispose così. «Al Milan serve un allenatore, non un manager. Di Conte non ne abbiamo discusso perché con i criteri che avevamo, non era quello che cercavamo». Probabilmente troppo ingombrante la figura di Conte per questo Milan.

Come spiegò senza giri di parole lo stesso Conte nel giorno della sua presentazione al Napoli, il 26 giugno. «Io rispetto tutti, non ricordo bene cosa abbia detto Ibra. Io mi considero un manager: da un punto di vista tecnico, gestionale, nell’allenamento, voglio avere voce in capitolo. Magari da qualche altra parte questo può dare fastidio». Stasera spaccherà 'San Siro'. Sugli spalti senza dubbio, in campo si spera di no. LEGGI ANCHE: Fonseca e Conte, Leao e Lukaku: Donadoni presenta così Milan-Napoli >>>