Dopo pochi giorni da quello 0-4 del 'Maradona', torneranno ad incontrarsi Milan e Napoli e lo faranno nell'andata dei quarti di finale di Champions League. Al momento del sorteggio in tanti hanno sperato in un derby tutto italiano e sono stati accontentati con la sfida tra Stefano Pioli e Luciano Spalletti. Ma, come fa notare 'La Gazzetta dello Sport', non si tratta solo di questo, perchè le culture e i Paesi che scenderanno in campo sono davvero tanti.
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Milan-Napoli, non solo un derby italiano: quante culture in campo!
Tra questi spiccano ad esempio la Corea del Sud, poche volte arrivata sul tetto del mondo con un calciatore, salvo alcune rare eccezioni come Heung-min Son. E invece sarà rappresentata da Min-jae Kim, intuizione di Cristiano Giuntoli, ma consigliato da Massimiliano Maddaloni, vicino al calcio asiatico. E poi l'Algeria, arrivata anche a vincere la Coppa d'Africa, ma entrata in un'altra dimensione con Ismael Bennacer.
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Altri Paesi rappresentati saranno il Kosovo, affiliato da poco a UEFA e FIFA e rappresentato da Amir Rrahmani, e l'Inghilterra. Quest'ultima è particolare perché storicamente in Italia sono stati pochi i casi di calciatori dei Tre Leoni arrivati in Serie A. E invece a tenere alta la bandiera ci sarà Fikayo Tomori. Oltre alla Georgia, nazione di nascita di Khvicha Kvaratskhelia, l'asso nella manica di Luciano Spalletti. Milan-Napoli, le chiavi tattiche del match >>>
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