Franco Ordine, noto giornalista, ha stilato un lungo ed interessante editoriale relativo al comportamento di Rafael Leao in Milan-Bruges
Franco Ordine, noto giornalista, ha stilato un lungo ed interessante editoriale sulle colonne del quotidiano 'Il Giornale', soffermandosi in particolare sul comportamento di Rafael Leao nel corso di Milan-Bruges. Ecco, dunque, le sue parole.
Milan, Ordine: "Leao si sente vittima di un'ingiustizia"
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"La scena finale è stata molto istruttiva. In uno stadio, prima gelido per la protesta della curva (chiedono la restituzione degli striscioni) poi in festa per celebrare il debutto storico di Francesco Camarda e il primo successo in Champions, c'è un ragazzo di sicuro talento, Rafa Leao. Che lo abbandona in silenzio e con una faccia da funerale. Qualche ora dopo il suo commento su Instagram è il seguente: «Dio sa quanto il mio cuore sia puro». Segno che si sente quasi vittima di una ingiustizia subita. E cioè la sostituzione decisa da Fonseca a metà ripresa, sull'1 a 1, che coincide con l'ingresso di Okafor e Chukwueze, autori degli assist per Reijnders.
"«Il cambio di Rafa non è un giudizio tecnico ma la normalità, ho pensato che ci fosse bisogno di maggiore energia» è la spiegazione didascalica di Paulo Fonseca, accreditato - a pochi minuti dal via - di tutto il potere decisionale possibile dalle dichiarazioni di Zlatan Ibrahinovic («Paulo sia se stesso, certi problemi si risolvono all'interno»). Rimasto per questo motivo lontano da Milanello nei giorni successivi al rientro dalle nazionali. Ecco allora il punto, la spiegazione di questo tormentato rapporto che rischia di produrre effetti collaterali spiacevoli se non risolto in modo conveniente e definitivo nei prossimi giorni".
"Fonseca al comando delle operazioni. Leao non si senta un martire, ma ..."
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"Leao, abituato così dalla passata gestione di Pioli, pensa di essere finito ingiustamente nel mirino del tecnico e di aver perso quell'aura di campione fatto in casa. In effetti la sua prova col Bruges, specie nel primo tempo, è la più promettente di tutti gli attaccanti rimasti in ombra (Morata). Di qui la sensazione di non meritare la sostituzione. Dal suo canto Fonseca invece ha ricevuto l'approvazione della sua mossa grazie a quel gol lampo promosso da Okafor appena entrato convinto come era di dover trovare, proprio sul lato mancino dei belgi, una energia nuova. Garantita dallo svizzero già decisivo contro l'Udinese".