In estate il Milan ha deciso di puntare su Divock Origi per la sua esperienza, la sua personalità e la sua qualità. Ha vinto tanto e da protagonista, tanto da essere uno dei giocatori rossoneri più conosciuti al mondo a oggi. Ecco perché era anche stato scelto per l'evento commerciale di ieri, ma la sua gigantografia è stata l'unica presenza. A cambiare i piani, l'ennesimo infortunio muscolare subito. Fino a pochi giorni fa era tutto a posto: il belga classe 1995 si allenava regolarmente ed esibiva un fisico che pareva d'acciaio. Però ha saltato l'amichevole col Liverpool per un risentimento al flessore. Era comunque presente allo stadio per salutare i vecchi compagni, ma ieri poi è rimasto in albergo per curarsi con un lavoro specifico. La risonanza magnetica è in programma al rientro in Italia, tra due giorni. Tuttavia, sembra probabili ci siano delle lesioni secondo La Gazzetta Sportiva e questo significa almeno due settimane fuori. L'unica speranza di averlo prima è che le lesioni siano escluse, ma appare difficile.
RASSEGNA STAMPA
Milan, Origi è un problema: ancora fuori e attacco decimato
Una situazione, questa, che apre a un altro problema: chi schierare alla ripresa del campionato in attacco. Mancano 17 giorni e Origi è un punto di domanda, ma non è il solo. Olivier Giroud oggi ha l'ultimo impegno ai Mondiali, ma il francese classe 1986 avrà poi almeno dieci giorni di vacanza. È tornato non particolarmente in forma psicofisica Simon Kjaer, danese classe 1989, che ha riposato per circa due settimane. Giroud però ha giocato molto di più, il che sarà un bene se oggi finirà con un risultato positivo e un male se dovesse andare al contrario.
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In ogni caso non verrà messa assolutamente fretta a Giroud, anche perché poi la seconda parte di stagione è lunga e serve averlo al meglio. Giroud parlerà con Stefano Pioli dopo la finale, ma almeno 10-15 giorni gli saranno concessi. Quindi praticamente alla ripresa. La domanda è chi giocherà davanti, visto che pure Zlatan Ibrahimovic, svedese classe 1981, è ancora fermo. La risposta potrebbe essere Ante Rebic, croato classe 1993 che nelle amichevoli non ha brillato. Però poi sa accendersi quando conta. Occhio però anche all'ipotesi Marko Lazetic, serbo classe 2004 che ha giocato discretamente in amichevole. Intanto si profila un clamoroso scambio di mercato con l'Atletico Madrid >>>
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