Il 'Corriere della Sera' oggi in edicola ha fatto il punto della situazione tra Fabio Paratici e il Milan. Il club rossonero, infatti, ha raggiunto un accordo con il dirigente piacentino, classe 1972, ex Juventus e Tottenham, per assegnargli l'incarico di direttore sportivo.


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Milan-Paratici, ecco tutte le questioni sul tavolo: una partita lunga
C'è un'intesa di massima tra le parti, verbale. Ma manca la firma perché, ha evidenziato il quotidiano generalista, ci sono ancora diversi nodi da sciogliere prima di arrivare o meno alla fumata bianca. Nonché qualche dubbio. Va trovata una quadratura totale che, ad oggi, non c'è. E il Milan prende tempo.
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Milan, ostacolo squalifica nella strada verso Paratici
—Tutto ruota intorno agli sviluppi dell'inchiesta penale 'Prisma', sui conti della Juventus, che vede coinvolto anche Paratici. Sul fronte federale, Paratici terminerà i suoi 30 mesi di inibizione il prossimo 20 luglio, in pieno calciomercato estivo. Ma il Giudice per le Udienze Preliminari, Anna Maria Gavoni, dovrà esprimersi sul rinvio a giudizio il 15 aprile.
Se il Milan scegliesse Paratici, cosa potrebbe fare e non fare l'ex manager bianconero per il club finché la squalifica non sarà alle spalle? C'è l'articolo 9 del Codice di Giustizia Sportiva che fissa le regole. Paratici non potrebbe rappresentare la società di appartenenza. Poi avrebbe il divieto di partecipare a ogni attività degli organi federali e in aggiunta di accedere agli spogliatoi. Per finire, il più importante, gli è vietato partecipare a riunioni con tesserati o con agenti sportivi.
Potrebbe ovviamente lavorare a 'Casa Milan' con l'amministratore delegato Giorgio Furlani e con il direttore tecnico Geoffrey Moncada (il quale, nel frattempo, sta seguendo il corso da DS ...), oppure assistere agli allenamenti a Milanello. Senza avere contatti, però, con i tesserati. Fino al 20 luglio, quindi, operatività fortemente limitata.
Il nome di D'Amico ancora sul tavolo a 'Casa Milan'
—Per il 'CorSera', la situazione è tutt'altro che semplice e induce a riflessioni approfondite. Sono giorni caldi. Paratici resta in pole position per ricoprire il ruolo di direttore sportivo del Milan, ma serve rimuovere tutti gli ostacoli. Quello decisivo resta proprio quello legato alla squalifica.
I legali del Milan e quelli di Paratici sono al lavoro, da giorni, sulle clausole a tutela del club di Via Aldo Rossi e si si stanno valutando i pro e i contro della situazione. La partita per il DS del Milan, ha chiosato il quotidiano, sarà lunga e non sono esclusi colpi di scena. Il nome di Tony D'Amico (Atalanta) non è ancora scomparso dalle scrivanie dei dirigenti rossoneri. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, Moncada punta forte sul bomber del futuro >>>
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