Enrico Currò, giornalista de 'la Repubblica', ha redatto un lungo articolo sulla situazione attuale del Milan, tra società e altri dettagli
Enrico Currò, giornalista de 'la Repubblica', ha redatto un lungo ed interessante articolo sul proprio profilo 'X', facendo chiarezza su Elliott-RedBird, sulle posizioni degli attuali dirigenti e il possibile arrivo di Fabio Paratici al Milan. Ecco, dunque, il suo commento.
Milan, Currò: "Cardinale era in difficoltà nel restituire i soldi ad Elliott"
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"Bisognerà attendere verosimilmente gennaio per conoscere i particolari del rifinanziamento del vendor loan, il prestito da 560 millioni di euro concesso nel 2022 dal fondo Elliott della famiglia Singer a RedBird Capital di Gerry Cardinale per controllare il Milan. Ma al momento, stando al comunicato ufficiale, c’è la doppia conferma delle indiscrezioni raccolte da Repubblica nei giorni scorsi. Che Cardinale fosse in difficoltà nella raccolta dei soldi (693 milioni, cifra comprensiva degli interessi del prestito del 2022) da restituire ai Singer entro agosto 2025. Ma che poi il manager newyorchese si stesse febbrilmente muovendo nel mondo della finanza americana per ottenere una parte del denaro e per rinviare la deadline".
"Ora il prolungamento del vendor loan, che rallenta lo scenario emerso due settimane fa (il rischio che Cardinale dovesse passare in minoranza già nel prossimo febbraio), disegna un futuro solo apparentemente chiaro. L'attuale azionista di controllo resta in sella per altri tre anni e mezzo, fino a luglio 2028, e con l'iniezione di altri 170 milioni fa scendere il debito a 489 milioni. I colpi di scena possono ancora essere tanti. Cardinale, vendita a 1,5 miliardi per andare in pari Da nuove indiscrezioni risulta infatti che il tasso di interesse del prestito riveduto e corretto sia salito ancora (dall'8 al 13-14%). Se così fosse, Cardinale si impegnerebbe a un esborso di circa 63 milioni l'anno di interessi".
"Questione stadio cruciale. Scaroni e Furlani ..."
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"Sta inoltre filtrando che l'accordo prevederebbe alcune covenants, clausole finanziarie che nello specifico obbligherebbero RedBird a mantenere fino al 2028 l'attuale struttura societaria. E in particolare i ruoli di Paolo Scaroni (presidente) e Giorgio Furlani (amministratore delegato). In pratica, dato il loro acclarato legame con Paul e Gordon Singer, resterebbe sempre fortissima la posizione del fondo Elliott. Se ne evince che la questione del nuovo stadio rimane cruciale. Perché è sulla sua costruzione, o quanto meno sulle autorizzazioni per costruirlo, che l'intera dirigenza milanista continua a puntare per realizzare una plusvalenza quando il club sarà venduto. Oggi, in assenza di certezze sul nuovo stadio, gli eventuali compratori non offrirebbero molto più degli 1.2 miliardi scarsi dell'operazione 2022, quando il controllo del Milan passò da Elliott a RedBird".