Milan: Piatek spera, Pioli trasforma. Il suo gioco favorisce l’attaccante

ULTIME NEWS MILAN - La Polonia ha staccato il pass per Euro2020, ma Krzysztof Piatek ancora una volta non è riuscito a sbloccarsi su azione. L'attaccante del Milan in questa stagione ha segnato solamente su rigore (2 volte) e da palla in movimento non realizza da Milan-Frosinone dello scorso maggio: un'eternità.

Ma l'ex attaccante del Cracovia può guardare con fiducia l'arrivo di Stefano Pioli. Il primo motivo è che il suo rapporto con Marco Giampaolo probabilmente non è mai sbocciato, fin dalle sue prime dichiarazioni quando confessò di trovare delle difficoltà a capire i meccanismi offensivi dell'allenatore di Giulianova. In secundis è perché il gioco di Pioli storicamente favorisce e non poco il gioco della prima punta.

E' accaduto nelle passate annate con Klose alla Lazio, 16 reti nella stagione 2014-15 la prima con Pioli sulla panchina biancoceleste. Poi con Icardi all'Inter, 14 reti nelle 21 gare in cui il tecnico emiliano è rimasto alla guida dei nerazzurri. Infine, con Simeone alla Fiorentina, quando il giovane argentino figlio d'arte ha segnato 14 reti, la sua stagione più prolifica da quando è in Italia.

I precedenti sono, dunque, di buon auspicio per Piatek, ma di contro il polacco ora non ha davvero più scuse. Il Pistolero deve dimostrare di essere un attaccante prolifico e all'altezza, anche perché il talento di Rafael Leao è lampante e sotto gli occhi di tutti, tanto che per molti il giovane portoghese dovrebbe giocare punta centrale al posto del polacco. A Genova la staffetta a fine primo tempo ha giovato all'ex Lille, contro il Lecce potrebbero anche iniziare insieme dal 1'. Ma occhio alla carta Rebic: ecco le ultime>>>

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