Il Milan torna in semifinale di Champions dopo 16 anni: nel 2007, sulla panchina, sedeva Carlo Ancelotti, ora è il turno di Pioli. Entrambi sostenuti dalla dirigenza rossonera. Ne parla Tuttosport.
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Milan, Champions: Pioli e Maldini come Ancelotti e Galliani nel 2007
Milan, Pioli come Ancelotti nel 2007
—Venti anni fa il Milan, si legge, si impose nell’euro-derby e volò a Manchester a vincere la Champions contro la Juventus, iniziando così la seconda epopea internazionale dell’era berlusconiana. Allora in panchina c’era Ancelotti. Se fosse stato eliminato dall'Inter, probabilmente avrebbe terminato in anticipo la sua storia sulla panchina del Milan, proseguita invece fino al 2009 con otto trofei fra cui due Champions, un Mondiale per club e uno scudetto. A sostenerlo in tutto e per tutto, ci fù Adriano Galliani.
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Ora è il turno di Pioli, arrivato in rossonero come seconda scelta, ma sempre sostenuto da Maldini: insieme hanno costruito il nuovo Milan. Il feeling fra Pioli e Maldini è uno dei punti di forza di questo Milan. I due condividono la stessa filosofia. Per Maldini il tecnico emiliano incarna lo stile Milan; Pioli si è subito affidato a Paolo. Insieme sono maturati, come allenatore e come dirigente. Hanno vinto uno Scudetto lo scorso anno e ora hanno la possibilità di arrivare in finale di Champions League. Il 24 gennaio dopo Lazio-Milan 4-0, Maldini difese così il tecnico: «Se è confermata la fiducia? È una domanda che speravo di non sentire e ovviamente devo rispondere di sì. Siamo secondi, abbiamo vinto lo scudetto l’anno scorso e siamo qualificati agli ottavi di Champions: capisco le critiche, ma guarderei i fatti». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Sfida infinita col Napoli: duello per un attaccante
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