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Milan, ‘coach’ Pioli ne esce rafforzato: ecco perché piace a Cardinale

Stefano Pioli AC Milan
Stefano Pioli, tecnico del Milan, sempre più al centro del progetto rossonero dopo la separazione da Paolo Maldini. Il punto della situazione
Daniele Triolo Redattore 

Stefano Pioli, allenatore del Milan, definito 'coach', all'americana, nel comunicato in cui il club rossonero ha annunciato l'esonero di Paolo Maldini dall'incarico di direttore tecnico, è uscito visibilmente rafforzato dal ribaltone in seno al Diavolo. Lo ha evidenziato il 'Corriere della Sera' oggi in edicola.

Pioli gode, infatti, della piena fiducia del fondo RedBird e del suo managing partner, Gerry Cardinale, che del Milan è proprietario. Non è mai stato messo in discussione, neanche nei momenti critici dell'ultima stagione. Con la nuova organizzazione, ora, Pioli sarà anche più coinvolto nei processi decisionali che porteranno all'acquisto di un giocatore anziché di un altro.


Milan, Pioli sempre più centrale nelle scelte rossonere

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Non è un vero e proprio ruolo da 'manager' all'inglese. Comunque qualcosa che, in Italia, si vede poco. Il tecnico di Parma potrà essere più incisivo e decisivo nelle scelte di mercato, rapportandosi con il responsabile dell'area scout, Geoffrey Moncada e con l'amministratore delegato rossonero, Giorgio Furlani. Sarà coinvolto in maniera diretta negli acquisti e nelle cessioni. Insomma, diventerà una figura sempre più chiave - e centrale - nel nuovo corso del Milan.

Per il 'CorSera', i rapporti di Pioli con Maldini e Frederic Massara (oggi sarà comunicato anche il suo addio) erano eccellenti. L'allenatore, infatti, non ha mai dimenticato quanto l'area tecnica lo difese, nel 2020, quando il club avrebbe voluto sostituirlo con Ralf Rangnick. A Cardinale Pioli piace non soltanto perché ha riportato lo Scudetto al Milan o ha centrato una semifinale di Champions League.

Ecco perché RedBird ha sempre apprezzato il tecnico

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Il lavoro di Pioli sulla valorizzazione dei giovani è stato, per esempio, molto apprezzato. Così come il suo stile calmo, pacato, poco tendente alla polemica. Da RedBird, ha commentato il quotidiano generalista, non viene considerato 'aziendalista' nel senso negativo del termine. Ma uno che trova sempre una soluzione anziché aumentare la portata di un problema.

E la proprietà ha apprezzato che Pioli abbia portato a compimento nel miglior modo possibile una stagione dal doppio impegno Serie A-Champions League con una rosa inadeguata al compito. Il contratto lungo, da 4 milioni di euro netti a stagione più bonus fino al 30 giugno 2025, poi, ha fatto il resto e indirizzato il tecnico verso la conferma. Milan, parla Furlani su Maldini e futuro >>>

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