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Milan in caduta libera: adesso Pioli può pagare con l’esonero

Daniele Triolo Redattore 

Il Milan di Stefano Pioli sta vivendo una brutta stagione. Qualora non dovesse vincere a Newcastle, il tecnico rischierebbe il posto

Il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola ha ricordato come il Milan di Stefano Pioli si ritrovi, soltanto a metà dicembre, già ad un passo dal fallimento degli obiettivi prefissati ad inizio stagione. Nove punti di distacco dall'Inter, sette dalla Juventus in campionato e una qualificazione in Champions League compromessa a 90' dalla fine del girone.

Lo spettro che il Milan di Pioli finisca nel limbo troppo presto, con la prospettiva di dover lottare al massimo per il quarto posto in campionato e di finire, al massimo, in Europa League. Ogni valutazione, ovviamente, è rimandata al post-partita di Newcastle, mercoledì sera in Champions. Nel frattempo, però, è in casa rossonera è già tempo di processi.

Milan, che tracollo con Pioli negli ultimi tempi!

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Non ha pagato la rivoluzione che la società ha operato sul mercato. Spesi 130 milioni di euro per 10 volti nuovi e la rosa è ancora incompleta (manca un vice di Theo Hernández, c'è una lacuna in cabina di regia, servono conferme su Luka Jović come vice di Olivier Giroud). In più, i nuovi non riescono a fare la differenza.

Dalle operazioni estive di Giorgio Furlani e Geoffrey Moncada, insomma, secondo il 'CorSport', si attendevano ben altre risposte. Non è da escludere, poi, che una brutta sconfitta a Newcastle possa costare, subito, la panchina a Pioli. Ormai è lampante che qualcosa si sia rotto. La crepa iniziale, poi divenuta uno squarcio, nella rimonta incassata (da 2-0 a 2-2) nel finale di Milan-Roma dell'8 gennaio 2023 a 'San Siro'.


Da quel giorno, è venuta meno la continuità dei risultati: in 51 partite giocate nel 2023, il Milan ne ha vinte solo 22 e ne ha perse ben 16. Lo staff tecnico, poi, ha colpe evidenti per i tanti infortuni. E quando i guai fisici sono diventati un'emergenza per Pioli tutto si è fatto più difficile. A partire dalla composizione di una difesa che ha subito ben 25 gol nelle prime 20 partite di questa stagione.

La squadra si affloscia dinanzi agli ostacoli

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Il Milan di Pioli si perde dinanzi al primo ostacolo. I giovani pagano dazio, ma anche i più navigati non hanno tirato fuori la giusta personalità. I nervi, poi, sono rimasti tutt'altro che saldi di fronte alle difficoltà. A referto, in 15 giornate di campionato, già 5 espulsioni: Davide Calabria, Olivier Giroud, Fikayo Tomori, Mike Maignan e Malick Thiaw. I crolli nei secondi tempi sono un’altra testimonianza della spina che viene staccata troppo presto e i 13 gol subiti dal 46' in poi nelle ultime 10 partite sono un trend pericoloso per il prosieguo della stagione.

Tutti numeri e dati eloquenti, questi, che potrebbero costare il lavoro a Pioli a meno che, in Newcastle-Milan, non inizi ad arrivare una netta inversione di tendenza. LEGGI ANCHE: La rivelazione: “Conte apre al Milan”. Pioli a rischio? Il punto >>>


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