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Cosa non funziona nel Milan di Pioli e come l’allenatore può salvare il lavoro

Daniele Triolo Redattore 
Il Milan di Stefano Pioli è troppo lontano dalla vetta, subisce troppi gol e ha una difesa da ricostruire. Come può salvare il suo posto?

'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha parlato del Milan di Stefano Pioli, nel cui pareggio di domenica scorsa contro l'Atalanta ci si può leggere una sintesi dell'intera stagione: illusione iniziale e rimpianti. Tre minuti per il gol capolavoro di Rafael Leão contro la 'Dea', così come nelle prime tre partite di questa annata il Diavolo era stato dominante. Il pari dell'Atalanta prima dell'intervallo ha però raffreddato l'entusiasmo, così come il cappotto preso dall'Inter nel derby di settembre. Quello che, di fatto, ha messo fine ai sogni Scudetto.

Milan, quanti problemi per i rossoneri di Pioli

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In Milan-Atalanta, poi, i rossoneri di Pioli hanno provato a riportarsi in avanti, ma senza successo. Così come accaduto al gruppo nel corso dell'intera annata. Il Diavolo si è rialzato, inceppandosi però più volte contro Udinese, Lecce, Atalanta (all'andata), Salernitana, Monza. Mentre l'Inter è scappata a + 13 (che diventerà + 16 se batterà oggi proprio la 'Dea' nel recupero di campionato). Dopo 26 giornate il Milan non era così lontano dai nerazzurri primi in classifica dal 2007-2008, quando il distacco era stato di 18 punti.

Il Milan di Pioli corre allo stesso ritmo della stagione dell'ultimo Scudetto e ha 5 punti in più rispetto all'anno scorso, ma i conti non tornano perché la squadra di Simone Inzaghi vola. Nella partita contro l'Atalanta, poi, secondo la 'rosea', il Milan ha visto - riflessa - anche la situazione dell'attacco in questa stagione. Leao può raggiungere grandi velocità, ma da Samuel Chukwueze e Noah Okafor poca spinta e scarsa incisività. Il primo, in particolare, pagato 28 milioni di euro bonus inclusi dopo un'ultima stagione top al Villarreal, non ha mai segnato in campionato.

Puntare all'Europa League per consolare animi e bilancio

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E poi il Milan di Pioli si è distinto più che altro per i 35 infortuni, di cui 24 muscolari (responsabilità che pesa sulle spalle dello staff), per la fragilità difensiva (32 reti prese in Serie A, di cui 8 nelle ultime 3, ben 20 in più dell'Inter). La zona Champions sembra essere quasi sicura, ma, per salvare la stagione e, con tutta probabilità, il suo posto in panchina, il Milan di Pioli - reduce da cinque derby persi consecutivamente - deve vincere l'Europa League.

Battere avversari come Liverpool e Bayer Leverkusen sarebbe un buon modo per consolare gli animi e le casse del club. Un anno fa l’arrivo in semifinale di Champions League aveva garantito 66,5 milioni di euro in più. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan - Maxi-operazione per prendere Zirkzee: i dettagli >>>


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