Centrare solo la qualificazione in Champions, invece, significherebbe raggiungere solo l'obiettivo minimo del club: sarebbe sufficiente per una riconferma? Ci sono dubbi in merito. Quel che è certo è che il Milan di Pioli non potrà essere quello visto a Monza. Approccio sbagliato, di una squadra snaturata dal turnover massiccio (attacco rifatto da capo), incapace di gestire persino il pareggio conquistato nella ripresa dopo l'ingresso in campo dei titolari. E, in vista di Milan-Atalanta, i rossoneri farebbero bene a guardarsi dietro, dall'arrivo in corsa proprio della 'Dea' e del Bologna.
Azzardi tattici, rotazioni e gestione del doppio impegno non hanno pagato
—Per il quotidiano sportivo nazionale, il punto è anche capire quale Milan il tecnico Pioli plasmerà nelle prossime settimane. Nelle ultime 9 partite il Milan aveva dimostrato - tutto sommato - di poter tenere un passo da big. Ma i rossoneri, ciclicamente, ricadono negli stessi errori e Pioli sembra non riuscire a porvi rimedio in maniera definitiva. I suoi azzardi tattici, poi, spesso non hanno pagato, così come le rotazioni. La gestione del doppio impegno è uno dei nodi del Milan di Pioli, mai davvero competitivo quando si è diviso tra campionato e coppe.
Senza dimenticare che la difesa, che nel solo campionato di Serie A ha già incassato 31 gol, in trasferta è un colabrodo (24 reti subite). Tanto, insomma, per il futuro di Pioli passerà dalla strada che farà il Diavolo in Europa League, ma prima ci sarà da superare l'ostacolo Rennes. Il 3-0 di 'San Siro' ha scavato un bel 'fossato' con i bretoni, ma guai ad abbassare la guardia. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan - Dalla Spagna: "No a Zirkzee. Ecco chi arriverà" >>>
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