Stefano Pioli, allenatore del Milan, torna nella bufera dopo la sconfitta di Monza. Difesa shock: può aiutarlo a Milanello lo svedese
Il 'Corriere della Sera' oggi in edicola ha parlato della situazione di Stefano Pioli, allenatore del Milan, tornato sulla graticola dopo il pesante k.o. (4-2) della sua squadra sul campo del Monza nell'ultima giornata di campionato. Il suo Diavolo chiuse l'anno dello Scudetto con appena 4 sconfitte e 31 gol subiti in Serie A: quella difesa d'acciaio fu la chiave dell'impresa. Oggi, con 13 partite ancora da giocare, i rossoneri sono già a quota 5 sconfitte e 31 gol subiti.
Pioli, numeri horror per la difesa del Milan!
—
Numeri impietosi, quelli della difesa del Milan, l'undicesima del torneo al pari dello stesso Monza e addirittura dietro al Genoa. Un confronto che spiega alla perfezione perché il Diavolo è tagliato completamente fuori dalla corsa allo Scudetto. E i numeri, ha evidenziato il 'CorSera', inchiodano Pioli e il Milan alle proprie responsabilità. Con una difesa così, infatti, non si va lontano. Theo Hernández va a tratti, Simon Kjær arranca, Malick Thiaw non è ancora pronto e Mike Maignan non sta giocando ai suoi livelli.
Dopo aver incassato - quindi - la fiducia pubblica del patron Gerry Cardinale, Pioli è tornato nel mirino dei tifosi del Milan che, ha sottolineato il quotidiano generalista, gli contestano a ragione il maxi turnover di Monza. La scelta di Pioli di preservare molti titolari per il ritorno del playoff di Europa League di giovedì a Rennes, dove si partirà dall’incoraggiante 3-0 dell’andata, non ha pagato.
L'impressione, poi, è che il Diavolo ha sottovaluto il Monza. Il resto, poi, l'ha fatto il colossale flop delle riserve. Da Samuel Chukwueze a Luka Jović, le seconde scelte rendono solo a gara in corso, mentre deludono da titolari. Insomma, è la conferma di come ci siano un Milan A e un Milan B. Ora il Milan - tutto - deve rialzare la testa per evitare pericolosi contraccolpi.